SOS Sostegno

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Progetto SOS Sostegno

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Il Centro d’Ascolto Antiusura

Nella Misericordia di Arezzo è aperto da tempo questo sportello che, in maniera discreta e in stretta collaborazione con le autorità, offre un aiuto concreto a quanti siano afflitti dalla piaga dell’usura o nel rischio di caderci.

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Nel nostro scorso articolo – che potete rileggere direttamente a questo link: https://www.facebook.com/misericordiadiarezzo/photos/a.379784355383372/5746247768736977 - abbiamo preso in esame, a proposito del progetto "SOS-tegno", il fenomeno dilagante delle nuove povertà. Diretta conseguenza del quale è, tra gli altri rischi, quello di cadere vittime dei perversi meccanismi dell’usura.

Un’autentica piaga, socialmente molto pericolosa.  

Ma qual è il legame con l’argomento “usura”? E com’è che si può passare, secondo il consueto detto “dalla padella nella brace”, cioè da forme di disagio “di confine” del tipo di quelle della povertà intermittente, a cadute ben peggiori, come quelle nel vortice dei prestiti da usurai?

Per comprendere meglio il problema causale di fondo bisogna anzitutto smettere di immaginare solo il classico personaggio dell’usuraio: la situazione è quasi sempre più sfumata e complessa di così e ha radici più lontane o profonde, oltre a rivelarsi spesso più grave e di più difficile soluzione.

Prendiamo per esempio il meccanismo sempre più diffuso degli acquisti con mini rate, che avrebbero – apparentemente – soltanto lo scopo di rendere più abbordabile una spesa, specie in periodi in cui sia necessario sostenere un già scarso o diminuito potere d’acquisto. 

Tutto bene? Non proprio! Quando il marketing, obbedendo alla necessità di spingere al consumo per mantenere o risollevare il commercio, si trasforma in realtà in un’induzione all’indebitamento, non va affatto tutto bene! Eppure è esattamente quel che accade.

Il marketing moderno, nel suo complesso, ha la sottile capacità di creare nell’utente il senso di bisogno di un tipo di prodotto piuttosto che di altri, anche quando in realtà quel certo prodotto non sarebbe affatto indispensabile di per sé stesso. E in ciò si nascondono in più ulteriori trappole: anzitutto il vincolo protratto nel tempo, ma anche la profilazione dell’utente consumatore, l’acquisizione di enormi banche di dati personali ecc, al fine di farlo oggetto di sempre nuove offerte, pubblicità e così via.

Hai un’auto usata? Anche se in realtà ti andrebbe ancora bene per anni, “io azienda” ti propongo l’ultima versione nuova, con sconto da rottamazione, eco-incentivi e soprattutto la possibilità di pagarla in mini-rate, di cui la prima anche mesi dopo l’acquisto!

Idem sull’ultimo modello di smartphone, tablet, pc, televisore, rispetto ai precedenti di magari appena un paio d’anni prima, seppur ancora validissimi.

Ma lo si può fare ormai con tutto, dagli elettrodomestici grandi e piccoli al mobilio di casa.

È facile in questo modo scadere anche nell’accumulo eccessivo di mini-spese, ciascuna delle quali sarebbe di per sé ancora sostenibile ma che, sommate assieme, espongono invece mensilmente a un vero e proprio salasso, per di più protratto nel tempo.

A quel punto, tipico soprattutto di utenti “border-line” quanto a reale capacità di sostenere una qualsiasi spesa, cioè con potere d’acquisto di sostenibilità discontinua, il rischio di sovraindebitamento di intere famiglie, associazioni, mini-aziende, oltre che ovviamente di singoli individui, è dietro l’angolo! E con esso anche il ricorso al prestito da “fonti ambigue” a tassi da usura! O l’altra piaga del gioco d’azzardo. Insomma, il più classico dei “circoli viziosi”.

Il Centro d’Ascolto Anti-usura della Misericordia di Arezzo – che fa parte della più estesa rete della Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’Usura – può fare molte cose concrete per mitigare le conseguenze negative del fenomeno, oltre ad agire per prevenirlo. A cominciare dall’ascolto stesso. Vediamo quali.

-Supportare le persone, le famiglie e le piccole imprese, anche se oggetto di azioni legali, affinché possano superare gravi situazioni di difficoltà finanziarie;

-Fornire informazioni e consulenze nel campo economico-finanziario, approfondendo le reali condizioni dei richiedenti e le relative prospettive di soluzione;

-Riorganizzare i bilanci familiari, ristrutturando le passività, rinegoziando con banche convenzionate prestiti e mutui;

-Rilasciare: garanzie a banche convenzionate per facilitare la concessione di finanziamenti a soggetti a rischio di usura con le modalità previste dall’art. 15 della legge 7 marzo 1996 n. 108 sotto forma di mutui o prestiti rateali (di importo non superiore al valore dei debiti in essere) a soggetti che non hanno capacità economico-patrimoniali per ottenere credito bancario ma presentano potenzialità economiche future che possono giustificare l’assunzione di impegni;

-Collaborare come Centro d’Indirizzo o Centro di Raccolta e istruttoria delle domande per gli interventi di sostegno;

-Promuovere la cultura della legalità, anche attraverso un’azione preventiva di carattere educativo proponendo comportamenti – personali e familiari – che sappiano sviluppare un uso responsabile del denaro;

-Operare solo nella Regione Toscana e con vincolo alla zona di residenza.

Il Centro d’Ascolto Anti-usura riceve presso la Misericordia di Arezzo al n. 143 di via Garibaldi – in proprio ufficio dedicato e nella più assoluta riservatezza – previo appuntamento da concordare tramite i seguenti riferimenti di telefono e/o email: 0575 24242 (in orario ufficio chiedendo della segreteria) e rlosco@misericordiaarezzo.it .

Se davvero ne avete bisogno, vi ci potete rivolgere con piena fiducia. Ma, nel caso, fatelo prima che sia troppo tardi.

Ultima revisione 1/6/2022

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