Ieri, domenica 22 dicembre 2019, siamo stati sotto attivazione continua di Protezione civile dalle 11:10 alle 21:30. Impegnati con nostri volontari e mezzi speciali nelle zone di Bagnoro e Pieve a Ranco. Al lavoro con pompe e idrovore per mitigare i danni alluvionali.
Oltre dodici ore filate di interventi di Protezione civile nelle zone allagate, ancora una volta al Bagnoro (specie in zona Poligono) e poi anche a Pieve a Ranco. Per ridurre più possibile i danni purtroppo già causati dall’ennesimo passaggio del maltempo e prevenire l’ulteriore rischio idraulico che può altrimenti scaturirne.
È un impegno che non conosce orari, né festività, né soste. E quando arriva la chiamata di attivazione, come ieri domenica mattina dal Comune alle ore 11:10, tutto il sistema di Protezione civile – nella nostra realtà regionale costituito per la maggior parte dal Volontariato – si mette subito all’opera. Così anche noi, come di consueto, abbiamo fatto la nostra parte, impiegando sia attrezzature tecniche che predisposizioni sanitarie (in caso di necessità) e naturalmente diverso personale volontario specializzato.
Ieri sera, per esempio, ormai a ora di cena, ben sei famiglie risultavano ancora isolate in zona Pieve a Ranco, mentre noi stavamo ancora pompando via l’acqua.
E il nostro Daily – lo vedete nello spot video – aveva già fatto la spola per ore in zona Bagnoro per riaccompagnare a casa o al contrario mobilizzare dalle proprie abitazioni – in sicurezza – parecchie persone.
Tutto ciò mentre il nostro nuovissimo ambulatorio mobile è stato mantenuto predisposto all’impiego e avvicinato dal suo consueto rimessaggio per maggior tempestività di attivazione, qualora se ne fosse manifestata l’esigenza anche sotto il profilo sanitario.
Un po’ rincresce soltanto che di tale rinnovato nostro impegno, del resto ben noto al dispositivo di Protezione civile che lo utilizza, non vi sia traccia, stamani, sulla stampa cartacea locale, che ancora una volta fa campeggiare accanto a titoli e didascalie unica foto a tema con ritratta solo altra Associazione.
Come di consueto è nostro desiderio invece informare correttamente tutta la nostra cittadinanza. Perché la Misericordia di Arezzo c’è. Sempre.
Ultima revisione 28/12/2019
Questo sito utilizza i cookie. Continuando a navigare il sito accetti i termini e le condizioni previste per l'utilizzo dei cookie.
Leggi di più Accetto
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)