Una preghiera ogni mese per riflettere insieme sui valori che sottendono le opere e sullo spirito di carità cristiana che le anima.
Opere di Misericordia spirituali - Ammonire i peccatori
1. Lettura biblica
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18, 15-22)
Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro'.
Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: 'Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?'. E Gesù gli rispose: 'Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
2. Commento
Siamo di fronte ad una delle opere di misericordia più delicate e preziose, perché ha a che fare con la salvezza del fratello. Anzitutto l'intenzione profonda della correzione del peccatore è quella di 'guadagnare' il fratello, cioè di restituirlo a Cristo, alla comunione con Lui e con la Chiesa, e si muove assieme allo spirito del perdono e della riconciliazione. Non coincide mai con il giudicare o l' umiliare chi ha sbagliato. Ecco perché in Matteo si ha una gradualità dell'ammonizione: anzitutto chi ha subito un torto convochi il peccatore a tu per tu, con rispetto e discrezione, evitando la tentazione della maldicenza e della calunnia, con l'umiltà di chi non si sente migliore dell'altro, e con il coraggio di chi non tace la verità. Alla persona che ha sbagliato si deve dare un segno chiaro che ci interessa il suo bene e non la sua punizione. Il desiderio è che il peccatore riconosca il suo peccato e ritorni sulla strada del bene. Solo se vi è durezza di cuore si può procedere a coinvolgere la comunità, prima con due o tre testimoni e poi in assemblea. Il cristiano è anzitutto un ambasciatore appassionato della riconciliazione che Dio Padre offre ad ogni uomo in Gesù Cristo, e che egli stesso sperimenta tante volte con gratitudine nel proprio cammino.
Tutti i cristiani poi, indicando con le parole e con la vita la via del bene e dell'amore, hanno il compito profetico di chiamare con il nome di male e di peccato quelle scelte e comportamenti contrari all'insegnamento di Cristo e della Chiesa che la mentalità del mondo considera conquiste della libertà, del diritto, del progresso, imparando anche così a rendere ragione della propria speranza.
3. Intenzioni
Perché la Chiesa annunci sempre con forza e con gioia il volto di Dio Padre che è tutto misericordia e perdono, e sappia coniugare sempre l'annuncio della verità con la carità.
Perché le nostre comunità e confraternite sappiano coltivare con passione e sapienza l'unità e la concordia, ed esercitando al loro interno una sincera e umile correzione fraterna sappiano ricondurre tutti e ciascuno ad un'adesione autentica al Vangelo di Cristo.
Per tutti i confratelli della Misericordia. Sappiano ammonire i peccatori con umiltà e coraggio, denunciando il peccato e l'ingiustizia ma soprattutto proponendo la via del Vangelo come la strada di una vita autentica e piena di significato.
Ultima revisione 26/1/2014
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)