Anno della fede

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Preghiera mese di Luglio

Una preghiera ogni mese per riflettere insieme sui valori che sottendono le opere e sullo spirito di carità cristiana che le anima.

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Opere di Misericordia spirituali -  Consigliare i dubbiosi

1. Lettura biblica

Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo (1Gv 4, 7-21)

7Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio.8Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

11Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. 12Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. 13In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. 14E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. 15Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16E noi abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

17In questo l'amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. 18Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.

19Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. 20Se uno dice: 'Io amo Dio' e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. 21E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.

2. Commento

Vi è il dubbio generato dalla paura, dalla confusione, dalla fragilità nella tentazione. Questo genere di dubbio crea angoscia, e paralisi del cuore e delle scelte. Talora porta a decisioni cieche, condizionate dalle suggestioni  e da una razionalità poco illuminata. Il cristiano è chiamato a portare la luce della fede con umiltà e discrezione a chi è attraversato da questo genere di dubbi, con una certezza: quella dell'amore di Dio. Dio è Amore, Dio ama ciascuno di noi come unico e irripetibile. 'Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio perché avessimo la vita per lui'. Dubitare dell'amore di Dio è la radice di ogni peccato, dal peccato di Adamo a quello dei due figli della parabola del Padre misericordioso.  Noi cristiani possiamo invece affermare che 'abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui'. 'Abbiamo creduto all'amore di Dio - così il cristiano può esprimere la scelta fondamentale della sua vita. All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva'. (enciclica di Benedetto XVI Deus Caritas est, n°1).

Se la fede nasce dall'incontro con l'Amore, vi è allora anche un dubitare sano: è il dubbio del cercatore e del pellegrino, che non si accontenta di vivere alla superficie delle cose e vuole conoscere il Signore come un'esperienza vivente, e non 'per sentito dire' . Senza questa capacità di cercare ancora il Dio che si è già trovato, accosteremmo i dubbiosi con le certezze poco credibili di chi riduce la fede a una religiosità fatta di vuote consolazioni.

Ricordiamoci infine che l'amore si racconta amando.  'Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi'. Accostarsi al dubbioso in modo efficace  si può solo nel dono umile e fraterno di sé, frutto dell'unità fra di noi, 'perché il mondo creda'. (Gv 17, 21).

3. Intenzioni

Per tutti i cristiani che dubitano a causa degli scandali e delle fragilità interne alla Chiesa. Non perdano mai la certezza dell'amore di Dio che è forza nella debolezza.

Per le persone che vivono l'esperienza del fallimento del loro progetto di vita. Non si sentano mai condannati, bensì amati da Cristo e invitati a riprendere il cammino con l'aiuto dei fratelli.

Per tutti i confratelli della Misericordia. Sappiano consigliare i dubbiosi in forza di una fede in cammino, capace di mettersi in discussione e di sapiente discernimento.

 

Ultima revisione 26/1/2014

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