Una preghiera ogni mese per riflettere insieme sui valori che sottendono le opere e sullo spirito di carità cristiana che le anima.
PREMESSA
Chi presiede la riunione introduce la preghiera ricordando che questa orazione accomuna ogni mese i confratelli delle Misericordie impegnati in tutta Italia in incontri o riunioni. Una preghiera che risponde all'invito del Papa a vivere quest'Anno come riscoperta della Fede "testimoniata e rinnovata".Per noi confratelli questo significa anzitutto riscoprire il nostro ruolo di strumenti della misericordia di Dio, servi e operai della sua vigna. E nello stesso tempo a maturare la consapevolezza di essere fruitori di questa misericordia, non solo nell'accostarci ai sacramenti ma soprattutto nell'incontro con il sacramento per eccellenza, che è l'uomo
1 - PER LA LETTURA
Dopo il segno della croce, si legge uno dei due brani proposti, tratti dalle Sacre Scritture e dall'Enciclica "Dives in Misericordia" (Dio ricco di misericordia) di Giovanni Paolo II
1a- PROCLAMAZIONE DELLA PAROLA DI DIO: VANGELO DI LUCA 1,39
MISERICORDIA ..... DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».
Parola del Signore Lode a te, o Cristo
1b- LA PAROLA DELLA CHIESA ( "Dives in Misericordia" di Giovanni P.II, VI )
1-Immagine della nostra generazione : il progresso
Abbiamo ogni diritto di credere che anche la nostra generazione è stata compresa nelle parole della Madre di Dio, quando glorificava quella misericordia di cui «di generazione in generazione» sono partecipi coloro che si lasciano guidare dal timore di Dio. Le parole del Magnificat mariano hanno un contenuto profetico che riguarda non soltanto il passato di Israele, ma anche l'intero avvenire del Popolo di Dio sulla terra..... La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate... Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell'unità del genere umano .I giovani d'oggi soprattutto sanno che il progresso della scienza e della tecnica può procurare non solo nuovi beni materiali, ma anche una più vasta partecipazione alla reciproca conoscenza. Ad esempio, lo sviluppo dell'informatica moltiplicherà le capacità creatrici dell'uomo e gli permetterà di accedere alle ricchezze intellettuali e culturali degli altri popoli. .Ma a fianco di tutto questo --o piuttosto entro a tutto questo-- esistono nello stesso tempo difficoltà, che si dimostrano anzi in aumento. Esistono inquietudini e impotenze, che costringono ad una risposta radicale che l'uomo sente di dover dare. Il quadro del mondo contemporaneo presenta anche ombre e squilibri non sempre superficiali. La Costituzione pastorale Gaudium et spes del Concilio Vaticano II «...di fronte alla presente evoluzione del mondo, diventano sempre più numerosi quelli che si pongono o sentono con nuova acutezza gli interrogativi capitali: che cos'è l'uomo? Qual è il significato del dolore, del male, della morte che, malgrado ogni progresso, continuano a sussistere? Che cosa valgono queste conquiste raggiunte a così caro prezzo"
2. Fonti di inquietudine
Pertanto, nel nostro mondo aumenta il senso di minaccia. Aumenta quel timore esistenziale collegato soprattutto con la prospettiva di un conflitto che, in considerazione degli odierni arsenali atomici, potrebbe significare la parziale autodistruzione dell'umanità. Tuttavia, la minaccia non concerne soltanto ciò che gli uomini possono fare agli uomini, servendosi dei mezzi della tecnica militare; essa riguarda anche molti altri pericoli che sono il prodotto di una civiltà materialistica, la quale--nonostante dichiarazioni «umanistiche»--accetta il primato delle cose sulla persona. L'uomo contemporaneo ha dunque paura che, con l'uso dei mezzi inventati da questo tipo di civiltà, i singoli individui ed anche gli ambienti, le comunità, le società, le nazioni, possano rimanere vittima del sopruso di altri individui, ambienti, società. La storia del nostro secolo ne offre esempi in abbondanza. Malgrado tutte le dichiarazioni sui diritti dell'uomo nella sua dimensione integrale, cioè nella sua esistenza corporea e spirituale, non possiamo dire che questi esempi appartengano soltanto al passato. L'uomo ha giustamente paura di restar vittima di una oppressione che lo privi della libertà interiore, della possibilità di esternare la verità di cui è convinto, della fede che professa, della facoltà di obbedire alla voce della coscienza che gli indica la retta via da seguire. I mezzi tecnici a disposizione della civiltà odierna celano, infatti, non soltanto la possibilità di un'autodistruzione per via di un conflitto militare, ma anche la possibilità di un soggiogamento «pacifico» degli individui, degli àmbiti di vita, di società intere e di nazioni, che per qualsiasi motivo possono riuscire scomodi per coloro i quali dispongono dei relativi mezzi e sono pronti a servirsene senza scrupolo. Si pensi anche alla tortura, tuttora esistente nel mondo, esercitata sistematicamente dall'autorità come strumento di dominio o di sopraffazione politica, e impunemente praticata dai subalterni. Cosi dunque, accanto alla coscienza della minaccia biologica, cresce la coscienza di un'altra minaccia che ancor più distrugge ciò che è essenzialmente umano, ciò che è intimamente collegato con la dignità della persona, con il suo diritto alla verità e alla libertà.
Si sosta per un momento di riflessione comune o di meditazione.
A margine di questo foglio i Confratelli trovano alcuni spunti per la riflessione personale e/o associativa
Si recita insieme una invocazione.
2 - PER LA PREGHIERA
DIO REGNA
(Leonard E. Smith, jr.)
1. Come è bello sentir sulle montagne
il passo di chi porta lieti annunci
proclama la pace, annuncia la salvezza:
il nostro Dio regna, Dio regna.
DIO REGNA, DIO REGNA, DIO REGNA, DIO REGNA (x2)
2. Cantate inni, cantate con gioia,
rovine di Gerusalemme
perché il Signore consola il suo popolo:
il nostro Dio salva, Dio salva. Dio salva.
DIO SALVA, DIO SALVA, DIO SALVA, DIO SALVA (x2)
3. Il Signore stende il suo braccio santo
davanti ai popoli della terra.
Tutti i confini del mondo lo vedranno:
il nostro Dio ama, Dio ama.
DIO AMA, DIO AMA, DIO AMA, DIO AMA (x2)
Maria, madre di Misericordia, prega per noi
3) PER LA RIFLESSIONE
1-Il nostro servizio si deve sempre più adeguare alle esigenze dei tempi moderni acquisendone anche i nuovi strumenti tecnici e scientifici e organizzativi. Dobbiamo essere qualificati e professionalmente all'altezza dei tempi, pur venendo da...altri tempi.
2-Guai però lasciarsi abbagliare dalla presunzione di bastare a noi stessi poiché oggi non ci mancano i mezzi e le capacità creative. Cristo è sempre e sarà sempre il vero protagonista delle nostre attività. Lui Regna. Noi siamo, come Maria, testimoni della sua Misericordia.
3-Il nostro servizio è sempre alla persona che porta da sempre nel cuore bisogni, paure, attese che solo l'amore semplice e povero potrà veramente soddisfare. Lo possiamo attingere solo dalla comunione con Lui.
4-Le problematiche nazionali e sopranazionali che attanagliano il nostro tempo non ci lascino spettatori: no possiamo affrontarle tutte e da soli. Occorre fare rete, aprirsi al dialogo e alla collaborazione, offrire le proprie risorse senza settarismi di sorta.
Ultima revisione 8/6/2013
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)