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Il saluto del Governatore in occasione delle festività natalizie
Carissimi,
come già saprete e come potete vedere in altra pagina di questo notiziario, alla fine dello scorso mese di giugno, con la partecipazione di molti di Voi Iscritti, sono state rinnovate le cariche sociali della nostra Misericordia per i prossimi quattro anni per proseguire uno storico cammino e portare avanti per un’altra frazione di tempo questa Associazione e consegnarla poi ad altri Confratelli possibilmente migliorata.
Abbiamo la serena consapevolezza che il compito non sarà facile! Ma siamo altrettanto convinti che potremmo assolvere pienamente al nostro mandato solo se saremo capaci di finalizzare ogni nostra azione alla realizzazione dei dettami del nostro Statuto non solo per quanto riguarda le questioni formali e procedurali ma soprattutto per quanto esso ci indica rispetto al cosa siamo ed in base a quali valori dobbiamo operare.
Fino dalla prima riunione del Magistrato ci siamo ripromessi di fare costante riferimento alla definizione che lo Statuto da della Misericordia e cioè che questa è una Associazione di Volontariato avente per scopo la costante affermazione della carità e della fraternità cristiana da realizzare con l’esercizio delle opere di misericordia corporali e spirituali da attuare in favore dei singoli e della collettività; con ciò mettendo in evidenza i fondamenti, lo spirito e gli scopi, e delineando con estrema chiarezza l’identità della Misericordia che è del tutto singolare rispetto ad altre Associazioni di volontariato.
Il Magistrato è impegnato a realizzare un’Associazione nella quale il servizio generoso verso gli altri non risponda solo ad un vago impulso di altruismo, ma sia invece sempre più spinta dal cristiano impegno a vivere le opere di misericordia confrontandoci costantemente con la questione di fondo che è quella del “chi siamo”.
Abbiamo iniziato il nostro mandato con questi propositi. Chiedo a Voi tutti di starci vicino, ma soprattutto di pregare il Signore che ci aiuti a realizzarli concretamente ogni giorno! “Che Iddio ve ne renda merito”!
Affettuosamente, Buon Natale e felice anno nuovo!
Francesco De Robertis
Ultima revisione 24/12/2012
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)
