Il gruppo dei volontari, la Compagni Attiva, cuore pulsante della Misericordia.
Ciao, sì, avete detto bene, niente paroloni, niente frasi reverenziali, solo un "ciao" quello che noi volontari della Compagnia Attiva ci scambiamo ogni volta che ci vediamo tra un servizio e l'altro, tra una dimissione, una dialisi o un intervento di emergenza e, perché no, anche tra una cena e l'altra; da vocabolario significa "saluto amichevole e informale" quello cioè che si scambiano amici e persone che hanno un vissuto da condividere, quello che nel bene e nel male ci unisce e ci permette di dedicare del tempo agli altri. Noi, i Volontari della Compagnia attiva, siamo importanti e dobbiamo sentirci tali, sempre, ogni volta che svestiamo gli abiti civili e indossiamo la divisa, siamo come gli ingranaggi di un orologio, ognuno dipende dall'altro e ognuno è importantissimo per l'altro. Proprio per questo dobbiamo evitare di disperderci e se un Volontario, ma soprattutto un nostro amico, si allontana non dobbiamo isolarlo o lasciarlo andare ma bisogna tendergli la mano, ricordargli quanto è importante per "noi" e per la Misericordia e riportarlo al suo posto, perchè "L'unione fa la forza" e ogni sforzo prodotto dal singolo giova al gruppo. Vorrei infine suscitare in voi una riflessione attraverso le parole di Don Primo Mazzolari, che penso siano molto adatte alla nostra Misericordia:
"Noi ci impegniamo...
Ci impegniamo noi, e non gli altri;
unicamente noi, e non gli altri;
né chi sta in alto, né chi sta in basso,
né chi crede , né chi non crede.
Ci impegniamo,
senza pretendere che gli altri si impegnino,
con noi o per conto loro,
con noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s'impegna,
senza accusare chi non s' impegna,
senza condannare chi non s' impegna.
Ci impegniamo, perché non potremmo impegnarci..."
Cerchiamo perciò di impegnarci nella gratuità del servizio, non aspettandoci dalle persone cui facciamo del bene nessun tipo di gratitudine o di riconoscenza perché "la virtù è premio a sé stessa" ed il volontario non può e non deve attendersi nessun altra ricompensa se non il tradizionale "Che Iddio te ne renda merito !". Dobbiamo educarci ed educare a questo tipo di cultura e di comportamento.
La compagnia attiva
Ultima revisione 2/3/2011
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)