Proseguono presso la Misericordia di Arezzo – in sinergia con il Consultorio ASL che riceve le domande di partecipazione – i corsi di sicurezza, prevenzione rischi e disostruzione delle vie respiratorie nei bambini
Passati alla pubblica notorietà con il termine semplificativo di “corsi di disostruzione” sono in realtà anche sedute informative su tutti quelli che possono essere i prerequisiti e gli accorgimenti di sicurezza per la prevenzione dei rischi nell’infanzia.
Dunque senz’altro la disostruzione delle vie respiratorie in caso di soffocamento da aspirazione di un corpo estraneo con conseguente ostruzione totale o parziale delle vie aeree, ma anche tutta una serie di altre buone pratiche di comportamento che possono aiutare gli adulti di riferimento – quindi anzitutto i genitori, ma anche i nonni, gli educatori, gli insegnanti scolastici, gli allenatori/istruttori di sport ecc – a prevenire traumi accidentali, intossicazioni, malori, incidenti acquatici, ustioni e quant’altro possa mettere in pericolo la salute o l’incolumità del bambino.
I corsi sono sempre stati così richiesti e frequentati che nel tempo s’è reso necessario raccogliere le iscrizioni presso il Consultorio, il quale poi provvede a calendarizzare gli incontri in modo da collocarvi progressivamente tutti gli interessati.
Lo svolgimento del corso, come avvenuto nell’ultimo del 18 gennaio, è affidato all’esperienza di Francesco Cianchi (del gruppo Formazione della Misericordia di Arezzo) e ha la supervisione medico-scientifica del noto pediatra Dr. Giovanni Poggini, anch’egli in forza alla Confraternita. Durante l’incontro – gratuito – si compie un’analisi minuziosa e ad impronta eminentemente pratica delle più svariate situazioni in cui si possono ravvisare pericoli per l’infanzia: e, a ben guardare, ve ne sono sempre un sacco, in ogni possibile contesto, cioè in casa, a scuola, nei giochi, negli ambienti sportivi, in auto, sui mezzi pubblici ecc.
Va infatti tenuto presente che la percezione del pericolo in base alla situazione, al luogo e alle proprie forze è molto diversa nel bambino rispetto all’adulto e quasi sempre si rivela scarsa o addirittura insufficiente.
Quindi gli adulti, specialmente quelli di riferimento per i bimbi, devono imparare a vedere le cose come le vede un bambino e ingegnarsi a cogliere anzitempo ogni possibile fonte di pericolo, per saper mettere in sicurezza gli ambienti, saper attivare gli equipaggiamenti prescritti in auto, saper sorvegliare adeguatamente le attività del piccolo che possono altrimenti diventare rischiose ecc.
Non si tratta tanto di riuscire a prevedere e impedire tutti i possibili eventi negativi quanto piuttosto d’impegnarsi a concepire i contesti a misura di bambino, con la consapevolezza che solo noi possiamo farlo.
Ciò significa apprendere le poche ma essenziali conoscenze per mettere paraspigoli ai bordi dei tavoli, apporre presidi per impedire che i cassetti o le porte si chiudano sulle dita dei bimbi, non sistemare in terrazzo oggetti sopra i quali il bimbo possa salire per sporgersi di sotto, non scuotere il piccolo (neppure per gioco), non lasciare in giro farmaci né sostanze chimiche tossiche (e occhio che possono esserlo anche i detergenti per la casa, le tinture, i disinfettanti, le bevande alcoliche e molte altre), far giocare i piccoli solo con giocattoli a norma “CE”, non lasciare incustoditi oggetti dotati di lame taglienti o punte acuminate ma anche evitare contenitori per cibi sul fuoco con manici facilmente agguantabili, usare sempre le corrette sedute e i relativi fissaggi in auto, mettere il dispositivo antiabbandono a bordo (ce ne sono ormai di semplicissimi, affidabili e a costi irrisori), sorvegliare sempre a vista qualsiasi attività svolta in acqua, anche il semplice bagnetto in vasca, senza mai distrarsi neppure un istante; ecc.
Sono solo alcuni degli esempi fattibili qui, ma ce n’è davvero una quantità e sono tutti elencati e descritti nel corso, oltre naturalmente alle manovre salvavita – che poi vengono anche fatte simulare sugli appositi manichini da rianimazione a forma di lattante, infante o ragazzino – atte a mitigare o risolvere le conseguenze peggiori di eventi accidentali che non sia stato possibile evitare.
Ricordiamo che i riferimenti del Consultorio ASL presso il quale informarsi e prenotarsi per i prossimi corsi sono i seguenti:
Consultorio familiare di Arezzo
Da lunedì a venerdì dalle 8 alle 13 tel. 0575 255829
Da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17 tel. 338 9499710
Mail – consultorio.ar@uslsudest.toscana.it
Ultima revisione 20/1/2023
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)