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Un soccorso da encomio

Riconoscimento a un nostro equipaggio per l’aiuto prestato in un’emergenza cardiologica risoltasi bene. Un caso in cui la catena della sopravvivenza ha potuto dimostrare tutta la propria efficacia. A riprova di quanto sia vitale la diffusione di una cultura civica del soccorso.

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Un breve, ma emotivamente intenso incontro, tenutosi di recente all’interno della sede della Guardia di Finanza di Arezzo, alla presenza del Comandante Provinciale, Col. Adriano Lovito, dei due soccorritori della Misericordia di Arezzo tra i protagonisti dei fatti, Monica PETRUCCIOLI e Samuele BILOTTA e dei militari della Guardia di Finanza, Appuntato Sc. Q.S. Pasquale SCIOLI e Finanziere Ciro PISANI. Nell’occasione era presente il Sig. Floriano BONCI, che ha desiderato ringraziare personalmente coloro che lo hanno salvato.

Il caso di specifico riferimento era avvenuto in pieno centro cittadino poco più d’un mese prima: un uomo di mezza età si sente male all’improvviso e si accascia a terra privo di sensi. L’amico e collega che si trova accanto a lui lo soccorre e, rendendosi subito conto della gravità, invoca aiuto così a gran voce da ottenere le altrettanto immediate attenzioni dei passanti, tra cui due operatori della Guardia di Finanza trovatisi nei paraggi. I quali hanno la prontezza di ricorrere a un defibrillatore cardiaco disponibile in zona grazie a una delle installazioni pubbliche della rete di cardio-protezione 118. Nel frattempo, lo stesso 118 viene allarmato tramite il numero unico delle emergenze 112 e provvede all’istante a inviare sul posto ambulanza e automedica. Per l’ambulanza in pronta partenza, si tratta della nostra. I due suddetti operatori a bordo arrivano sul posto e prendono in mano la situazione: un perfetto “passaggio del testimone” dato che proprio la loro attivazione del defibrillatore già posizionato determina la somministrazione della scarica che salva la vita del paziente.

Detta così può apparire una semplificazione tesa a esagerare, invece non è altro che il puro e semplice svolgimento dei fatti, come molte altre volte già capitato, da quando la nostra è una delle province meglio cardioprotette del nostro Paese.

Una cardioprotezione dovuta all’opera capillare messa in campo da anni in Arezzo dal sistema 118 ASL locale, con la collaborazione delle Associazioni di Volontariato, che ha significato a più riprese aver fatto anche tanta, tanta informazione pubblica sull’impiego di queste macchine prodigiose e semplicissime da usare che sono i DAE (defibrillatori, appunto)!

Risultato? Sono aumentati enormemente i casi di salvabilità di persone vittime di accidenti cardiovascolari che sono state rianimate con successo grazie all’aver potuto ripristinare e sostenere le loro funzioni vitali di base compromesse dal malore.

Come è successo nel caso del signore che oggi può ritenersi in stato di buona salute, al punto da aver potuto ringraziare di persona i due finanzieri e i due soccorritori della Misericordia di Arezzo protagonisti dell’episodio.

Giova pure ricordare che la Misericordia di Arezzo organizza periodicamente – anche su richiesta – corsi PAD (Public Access Defibrillation, ossia “defibrillazione ad accesso pubblico”), di formazione all’impiego dei defibrillatori che, in sole 5 ore e quindi in un’unica seduta di apprendimento-addestramento teorico e pratico, conferiscono tutto ciò che occorre per diventare capaci di intervenire in caso di necessità.

Per frequentare uno di questi corsi non è necessaria alcuna altra qualifica sanitaria pregressa: può anzi essere proprio questo il primo step per appassionarsi al mondo del soccorso! Un qualcosa di così utile, in caso di bisogno, da poter essere classificato come “salvavita” e per il quale non c’è possibilità di sbagliare, dato che l’apparecchio fa autodiagnosi, una messaggeria vocale guida l’utente nelle fasi del soccorso e l’apparato impedisce l’erogazione della scarica se non è indispensabile.

Dunque non esiste davvero alcuna valida ragione per cui una persona consapevole di far parte di una cittadinanza attiva, sensibile e solidale rifiuti ancora l’idea di interessarsi di queste metodiche! 

Ultima revisione 17/10/2022

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