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Donazione salvavita alla Misericordia

È giusto di stamattina un’altra importantissima donazione fatta da una famiglia aretina a favore della Misericordia di Arezzo. Si tratta di un defibrillatore portatile, apparecchiatura potenzialmente salvavita.

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Parliamo sempre volentieri dei defibrillatori cardiaci, sui quali non si fa mai abbastanza divulgazione, nemmeno quando a procurarsene uno per donarlo all’organizzazione a cui serve è lo spirito di solidarietà più spontaneo, quello che viene dalla gente comune, dagli stessi concittadini, dalle famiglie.

È il caso – ultimo solo in ordine di tempo – di questo defibrillatore cardiaco, una piccola macchina portatile che sta nella borsetta rossa visibile in foto: giusto stamani una famiglia aretina, per onorare la memoria di un proprio caro da poco prematuramente scomparso, il sig. Franco Conti, ha consegnato nelle mani del segretario generale della Misericordia di Arezzo, Giuliano Sili, un defibrillatore del tipo descritto, frutto di spontanea donazione.

Si tratta di uno strumento con alimentazione autonoma, naturalmente ricaricabile, in grado in qualsiasi momento di essere applicato al torace di una persona colta da un grave malore di natura cardiaca, eseguire autodiagnosi ed erogare al comando (solo se il caso specifico è compatibile) una scarica elettrica in grado di “resettare” un battito cardiaco altrimenti pericolosamente alterato o insufficiente.

Giova ricordare che può essere posizionato con pochissime, semplici mosse e che non può avere effetti negativi indesiderati perché se il ritmo cardiaco non è quello indicato per la somministrazione della scarica, non permette di erogarla. Dunque non si può né sbagliare né peggiorare la situazione!

In ogni caso, non soltanto la procedura è fono-assistita (nel senso che una voce guida indica i passaggi da fare e come compierli) ma ci si può anche addestrare ottimamente al suo impiego con un corso specifico della durata di pochissime ore, oppure all’interno dei corsi per soccorritore di base che la Misericordia di Arezzo periodicamente organizza.

Ricordiamo infine che proprio grazie a strumenti come questo – e alla rete di punti fissi sul territorio coordinati dal 112 (118) – la nostra provincia è tra i primissimi posti nella classifica di quelle più cardio-protette del nostro Paese. E che sono stati già moltissimi i casi di soccorsi svolti con supporti di questo genere e andati a buon fine, cioè con altrettante vite salvate.

I protagonisti di una donazione così importante sono stati la moglie, signora Elena Galli, e il figlio del signor Conti, signor David Conti, che nell’occasione ha anche espresso il desiderio di diventare socio dell’Arciconfraternita. Di conseguenza cogliamo l’occasione per volgere a entrambi la nostra più sentita riconoscenza e il nostro benvenuto al neo-confratello.   

Ultima revisione 26/9/2022

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