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Una donazione molto significativa

La Misericordia di Arezzo è stata fatta oggetto di una donazione di grande significato in quanto destinata ad acquisire nuovi manichini pediatrici da rianimazione. Indispensabili per simulare le manovre di disostruzione delle vie aeree. E così impararle meglio.

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«Mia moglie ed io ci eravamo trovati partecipi di uno dei corsi che la Misericordia di Arezzo svolge periodicamente circa la disostruzione delle vie respiratorie nei bambini. Quando siamo arrivati a fare esercizio sui manichini – racconta Francesco Ciabatti – ci siamo accorti che quello che avrebbe dovuto simulare un neonato era insolitamente grosso. Il docente del corso ci confidò che purtroppo, stante una sopravvenuta indisponibilità dei manichini pediatrici che sarebbero stati più indicati al caso, e non avendo ancora l’associazione reperito le risorse necessarie per ripristinare la dotazione perduta, bisognava impiegarne quella di riserva, anche se un po’ meno verosimile. Oggi che nostra figlia compie un anno abbiamo pensato di fare a lei, a noi stessi e all’intera comunità un regalo diverso, in questo modo: contribuendo affinché la Misericordia possa acquisire quanto prima ulteriori, nuovi manichini pediatrici nella configurazione neonatale!»

Il Governatore della Misericordia di Arezzo, prof. Pier Luigi Rossi, ha ricordato come quella del soffocamento improvviso da aspirazione di corpo estraneo, insieme alla cosiddetta “morte improvvisa”, o “morte in culla”, siano le due maggiori paure di chi si trova ad avere bambini molto piccoli in casa, a cominciare dai neonati. E che le manovre insegnate nei corsi di disostruzione delle vie respiratorie nell’infante che la Misericordia svolge con regolarità – e che sono sempre frequentatissimi – conferiscono con facilità ai genitori, ai nonni e a ogni altra figura adulta di riferimento proprio quelle capacità dettate dalla conoscenza che sono l’arma migliore per combattere anche ogni timore.

Manovre semplici da apprendere, eseguire e ritrasmettere, determinanti per risolvere subito – in modo brillante quanto a piena efficacia – situazioni altrimenti potenzialmente pericolose e per le quali non c’è il tempo di attendere soccorsi più qualificati poiché troppo dipende proprio dai primissimi momenti d’intervento, quelli che solo chi si trova presente sul posto può garantire di gestire al meglio.

«Siamo perciò profondamente riconoscenti a questa famiglia, di Francesco Ciabatti e della moglie Sara Caccialupi con la loro bimba Camilla Ciabatti, per aver pensato alla Misericordia di Arezzo, offrendole così generosamente il proprio contributo – ha concluso il Governatore – in modo che diventi patrimonio comune attraverso una ancor migliore diffusione delle più adeguate tecniche salvavita.»

Dopotutto anche questo è “volontariato di relazione”!

Ultima revisione 6/8/2022

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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
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T: +39 0575 24242