Un’altra donazione pro-Ucraina di grande rilievo è stata ratificata stamani. Se n’è resa protagonista l’Orchestra Giovanile di Arezzo nei confronti della Misericordia di Arezzo. Un’elargizione frutto della raccolta benefica ottenuta dal Concerto per la Pace. Che ora ci facciamo carico di consegnare oltreconfine.
Nei giorni scorsi, esattamente la sera del 19 aprile, aveva avuto luogo – come preannunciato e come si può ancora leggere nella locandina allegata – un concerto molto particolare, intitolato semplicemente “Concerto per la Pace”, ad opera dell’Orchestra Giovanile di Arezzo.
Perché la semplicità è un elemento essenziale dei gesti più carichi di significati, come questa donazione; che la Misericordia di Arezzo s’è impegnata a recapitare oltreconfine in Ucraina sotto forma di aiuti umanitari di tipo sanitario.
E questa mattina, venerdì 22 aprile, con altrettanta essenzialità, s’è svolto l’incontro presso la sede della Misericordia di Arezzo tra il suo Governatore, il prof. Pier Luigi Rossi, Francesco Russo e Roberto Pasquini, rispettivamente Presidente e Direttore artistico dell’Orchestra Giovanile di Arezzo.
È stato il momento dell’ufficialità, con le strette di mano e la consegna della donazione davanti ai media invitati in conferenza stampa: un tipo di eventi che – come spesso avviene ultimamente in questi casi data la drammaticità del periodo in cui siamo immersi – non sembrano avere più nulla di solo formale: prevalgono i moti d’animo, la generosità, la solidarietà di tutte le persone coinvolte. Come del resto si può notare nelle immagini allegate e nel video a questo link: https://youtu.be/Mjqn1BBLKtY .
Non a caso è suonata così incisiva la sottolineatura fatta dal direttore artistico dell’Orchestra Giovanile di Arezzo che, dopo aver ricordato come nel Concerto per la Pace siano stati eseguiti brani di compositori ucraini, russi e statunitensi, nonché tedeschi e italiani, ha concluso con il miglior messaggio ricavabile da quest’esperienza: «La musica non conosce confini e la cultura supera qualsiasi divisione!»
Ultima revisione 22/4/2022
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)