Un piccolo primato ma che forse è significativo segnalare: nei giorni scorsi presso la Misericordia di Arezzo una giovane donna soccorritrice di livello avanzato è entrata per la prima volta in turno regolamentare come autista di equipaggi d’emergenza. La cosa non aveva precedenti nella storia dell’Associazione.
E ora siamo tutti a felicitarci con lei, Benedetta Piergiovanni; e lo facciamo pubblicamente perché riteniamo che questo suo primato – per il quale le esterniamo i nostri complimenti e anche i nostri ringraziamenti dato il suo operato – possa essere di incoraggiamento a quanti intravedano in questo settore così particolare delle prospettive anche professionali.
Infatti non si tratta più da tempo di un ambito in cui operino solo o prevalentemente uomini: e se questo appariva già chiaro nelle mansioni da soccorritore e nei tanti servizi sociali che già vengono svolti da anni da molto personale di genere femminile, altrettanto non era nel campo degli autisti, tantomeno tra quelli specializzati per la conduzione di ambulanze d’emergenza.
Ebbene, il “primato” che oggi Benedetta ha espresso rappresenta un altro segnale dell’inversione cui sta andando incontro anche questa tendenza: il che ci riempie di soddisfazione e di un pizzico di sano orgoglio.
Anche perché è implicito che l’abilitazione alla conduzione di questi mezzi speciali nelle condizioni piuttosto “estreme” che si presentano durante le missioni d’emergenza richiedano tutto un retroterra di formazione aggiuntiva tendente al conseguimento delle specifiche professionalità.
Dunque ancora GRAZIE a Benedetta e… alla via così!
Ultima revisione 3/4/2022
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)