Dal 1° gennaio 2021, il progetto “SOStegno” ha permesso di raggiungere con un globale di 130 pacchi alimentari gratuiti ben 67 nuclei familiari valutati tra i più bisognosi. È poco? È tanto? Forse non è questo ciò che conta, quanto il fare la differenza almeno una volta, almeno per qualcuno. E il convincimento che se ciò è stato possibile, allora proseguendo si possa fare ancor meglio!
Pacchi con generi di prima necessità – alimentari, cura della persona, pulizia della casa ecc – provenienti da libere offerte gratuite, composti e preassegnati tenendo conto del nucleo familiare destinatario per numero di componenti, loro età anagrafica, estrazione religiosa e conseguente stima del relativo stato di bisogno.
Il tutto in collaborazione con la parrocchia della Badia, il cui parroco e nostro Correttore Padre Francesco Bartolucci ha fatto sì che fossero messi a disposizione gli ampi locali del sotto-chiesa della basilica di San Francesco per lo stoccaggio e la composizione dei pacchi alimentari; e con l’intermediazione dei servizi dell’assessorato alle politiche sociali del Comune di Arezzo per l’individuazione delle famiglie più bisognose da annoverare nella lista di quelle assegnatarie dei pacchi.
Le consegne fin dall’inizio sono state continue e proseguono con cadenza almeno mensile, di pari passo con l’affluenza delle offerte alimentari volontarie che arrivano da moltissimi benefattori e vengono puntualmente raccolte e rendicontate presso la nostra Misericordia.
È questa la sintesi e l’andamento del progetto SOStegno: il resto lo fanno i numeri già preaccennati nel sottotitolo di questo articolo, che sono la diretta traduzione dell’afflusso di 2244 pezzi in generi alimentari a lunga conservazione; 473 pz di prodotti per l’igiene della persona; 108 pz di prodotti per la pulizia della casa; 5.200 Euro (aggiornati al quotidiano di una decina di giorni fa) in donazioni di denaro.
Ma non tutto è nei numeri, pur se si tratta di cifre senz’altro importanti: forse ancor più significativi sono anche i tanti risvolti umani che si percepiscono dai racconti dei nostri volontari più dediti a questo genere di consegne e distribuzioni. Come a sottolineare che Misericordia non è solo “sirene, lampeggianti blu e ambulanze” d’emergenza – il volto comprensibilmente più visibile presso la nostra comunità – bensì anche e soprattutto dedizione al sociale nel senso più ampio del termine, che è fatto pure di queste attenzioni ai bisogni primari di famiglie trovatesi spesso all’improvviso in condizioni di vera povertà, proprio a causa della fase Covid.
Così colpisce in maniera speciale la descrizione dei momenti in cui i nostri equipaggi si trovano a tu per tu con il nucleo familiare oggetto della consegna del pacco spesa…gli attimi che precedono e seguono ogni nuova suonata di campanello.
Non è un caso la presenza di membri della Valigia dei Sorrisi, il gruppo di clown dottori della Misericordia di Arezzo, a molte delle consegne domiciliari, dove possono con la loro speciale professionalità mitigare i momenti di imbarazzo qualora siano presenti dei bambini.
Il trovarsi di fronte sguardi e sorrisi di sollievo e mestizia contemporaneamente è sempre qualcosa di toccante.
Spesso sono espressioni ancora sbigottite di persone che fino ad appena poche settimane prima non avrebbero mai potuto nemmeno immaginare di doversi trovare un giorno in queste condizioni e perciò manifestano perfino il pudore dell’inattitudine ad aver bisogno, a chiedere – e ricevere – un aiuto!
E, appena poco dopo tutto si scioglie in un ringraziamento a mani giunte verso i nostri volontari…beh, quel momento ci fa sentire tutti meglio con noi stessi e soddisfatti di quel che stiamo facendo!
All’avvio del progetto una lettera del nostro Correttore Padre Francesco Bartolucci rivolta a tutti i Soci e ai Volontari della Misericordia già individuava i valori e gli scopi del progetto SOStegno, trattandone in questi termini:
«Stiamo vivendo, come tutti sapete, un tempo di particolare preoccupazione che fino a poco tempo fa era di natura prevalentemente sanitaria, oggi purtroppo anche di natura sociale e umana.
Insieme con i Volontari della Misericordia e altri fratelli e sorelle di buona volontà abbiamo individuato un comune sentire che si traduce in bisogni e necessità che coinvolgono persone più fragili; un gravame non solo materiale ma anche spirituale, è per questo che abbiamo messo mano con entusiasmo, gioia, e voglia di esserci a questo progetto di SOStegno.
È nostra intenzione rendervi partecipi, coinvolti personalmente in questo progetto che ci vedrà, e di fatto già ci vede, uniti nell’aiuto verso i più fragili e verso le persone in maggiore difficoltà.
Questo coinvolgimento è inscritto nel DNA della nostra associazione che ci vuole tutti a diverso titolo fratelli e sorelle al servizio gli uni degli altri.
Oggi più di ieri vediamo il bisogno che cresce intorno a noi; nuove forme di povertà si sommano alle vecchie. La crisi che stiamo vivendo è evidente, la possiamo toccare direttamente con mano perché coinvolti o perché ci cresce intorno. Le richieste di aiuto che riceviamo ce la fanno vivere nella sua profonda disperazione, con poche ed incerte prospettive.
La comunità, che in questo periodo assume contorni molto più vasti di quelli conosciuti finora, e alla quale spesso con orgoglio diciamo di appartenere, è il luogo efficace, urgente e opportuno dove far crescere, sviluppare e concretizzare questo nostro progetto di SOStegno. In questo progetto crediamo e speriamo con tutte le nostre forze e adesso desideriamo aggiungere la condivisione e l’aiuto di tutti quanti voi. Da soli non ce la facciamo.
La nostra comunità vuole e desidera essere sempre più animata dallo spirito della Misericordia, impegnata in una risposta collettiva al fine di rendere meno gravoso il servizio che quotidianamente svolge con attenzione, amore e disponibilità. È nostro desiderio che questa nostra “famiglia” diventi sempre più attiva, che scelga al presente, come ha fatto nel passato, ciò che include, rinsalda e costruisce il futuro.
Quello che infondo veniamo a chiedervi è “un piatto di pasta”, segno e cifra di un atto di amore, generoso, gentile, senza misura; considerando che: “tutto quello che avrete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli lo avrete fatto a me”; dice il Signore. MT 25, 40. E “i piccoli” di cui parla il Signore sono ormai diventati tanti.
È ciò che ti chiediamo di fare, a te a tutti, secondo le possibilità di ciascuno: donare attraverso la Misericordia generi di prima necessità, che i nostri volontari insieme a chi di voi lo desidera recapiteranno alle famiglie più bisognose della nostra comunità.
In questo periodo anche un piccolo segno può fare la differenza; non è una goccia nell’oceano ma un gesto d’amore voluto, compiuto nello spirito della Misericordia e che proprio per questo produrrà di certo i suoi frutti.
Confido, confidiamo tutti che questo nostro invito possa essere accolto con la generosità di cui siete capaci.»
(Nelle foto vari momenti – che si ripetono per ogni missione – delle consegne dei pacchi spesa, dallo stoccaggio, alla composizione, al carico nei mezzi della Misericordia, fino al recapito alle famiglie bisognose, altrettante delle quali vengono a ritirare il pacco assegnatogli direttamente in Misericordia: e vorremmo fare ancora di più, se ci aiutate ad aiutare! A tal proposito, ricordiamo con una delle foto che i pacchi spesa possono essere donati e depositati anche presso la chiesa della Badia).
Ultima revisione 9/11/2021
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)