Carrellata d'immagini e pensieri con dedica per chi ha impegnato il proprio weekend di metà agosto a rendersi disponibile nell'aiuto agli altri.
Ok, non saranno stati solo “volontari” in senso stretto, in taluni casi si è trattato anche di dipendenti o collaboratori; fatto sta che a vario titolo hanno coperto tutti i turni alle nostre ambulanze di soccorso per l’intero fine settimana di metà mese di agosto.
Ed è certo che tutti l’hanno fatto con “spirito di volontariato”, quel valore aggiunto che racchiude in sé anche la disponibilità ad accettare di operare per gli altri perfino in giorni di festa riconosciuti da tutti come tali.
È stato il caso dell’intero weekend del 15 e 16 agosto, rispettive notti comprese.
Così quelli che vedete in questi scatti quasi rubati al caso del momento sono loro, gli operatori della Misericordia di Arezzo che hanno svolto i relativi turni connessi, assicurando sorveglianza socio-sanitaria, soccorso e aiuti a tutta la cittadinanza, in qualsiasi momento si sia reso necessario, anche in giorni considerati così canonici come festività.
E, se poi in qualche raro lasso di tempo non è successo nulla, se per qualche ora non sono stati chiamati a intervenire, meglio. Ma loro ci sono stati comunque. Pronti in ogni momento, senza risparmiarsi e, al contempo, come sempre. Come in ogni altra festa o notte in cui tocca a loro “fare la guardia”.
(Vale la pena ricordare che non hanno mai smesso, neppure quando erano tanti gli impegni di questo genere in più a causa del periodo COVID più acuto…non tanto per la quantità di servizi, quanto perché molti erano stati configurati specialisticamente in bio-contenimento!).
Se in queste immagini non compaiono proprio tutti i componenti dei vari turni che si sono avvicendati notte e giorno sotto Ferragosto, è solo perché nelle foto così spontanee, prese non su appuntamento ma con chi s’è trovato lì al momento, è capitato che un equipaggio fosse dovuto uscire in intervento proprio poco prima, o che un altro non fosse ancora rientrato; e poi c’è chi ha scattato la foto che, pur essendo uno del gruppo, per immortalare quell’attimo è rimasto dietro all’obiettivo.
Ma va bene anche così, lo “spirito di volontariato” specialmente in Misericordia prevede anzitutto questo: che la solidarietà non abbia volto. Che si presti un servizio del genere non certo per apparire né tantomeno per ricevere qualcosa in cambio, ma perché fa piacere farlo.
Esserci, dove e quando serve, con l’entusiasmo del cuore, per ognuno dei nostri concittadini, che così possono sentirsi più protetti.
Perciò il classico augurio di gratitudine che ci contraddistingue vada da tutta la nostra associazione a questi nostri operatori: “Che Iddio ve ne renda merito!”
Ultima revisione 18/8/2020
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)