Sono appena entrati in servizio per una prima fase di impiego sperimentale le videocamere integrate nel caschetto dei soccorritori in ambulanza. Il medico in centrale 118 può così seguire in diretta streaming l'intero intervento.
Un altro step tecnologico di cui si favoleggiava da tempo è finalmente entrato in funzione in via sperimentale e potrebbe determinare davvero un ulteriore salto di qualità nella gestione degli interventi d’urgenza ed emergenza.
Si tratta di uno speciale caschetto che reca integrata una videocamera di dimensioni molto contenute, in grado di funzionare “hand-free”, a mani libere, filmando in continua tutto ciò che inquadra, in maniera solidale con i movimenti della testa.
L'apparecchiatura in dotazione per questa prima fase sperimentale è stata ottenuta anche grazie al contributo offerto all'ASL dal Calcit.
Inizialmente, non sarà attivata per tutti gli interventi: la Centrale operativa del 118 stabilisce di comune accordo con l'equipaggio la fattibilità dell'attivazione in base alle caratteristiche presunte per l'intervento e l’accensione entra così a far parte dell’input di partenza del servizio insieme al codice assegnato.
Una volta sul target c’è un apposito protocollo da seguire, che prevede tra l’altro di chiedere esplicitamente il consenso alla videoripresa da parte dei pazienti o traumatizzati; in caso di impossibilità da parte loro, dà il consenso un congiunto; in determinati casi di necessità per forza maggiore, tipo certi incidenti stradali, il 118 può ritenere autorizzata la ripresa.
La Misericordia di Arezzo è stata la prima a ricevere in prova per i primi 15 giorni il sistema video, che poi passerà a rotazione sempre per 15 giorni alla volta rispettivamente alle altre associazioni di volontariato.
L’apparato tecnologico consente – o permetterà in futuro, una volta a regime – tutta una serie di ottenimenti finora impensabili: in primis, una diretta streaming dal luogo dell’intervento con collegamento simultaneo a uno schermo nella Centrale operativa 118 visionato dal medico di centrale; e di conseguenza la rice-trasmissione di indicazioni dallo stesso medico di Centrale su microfonia e auricolare incorporati, simultanei alle immagini.
Il primo vantaggio cui viene perfino ovvio pensare è la possibilità che ha in questo modo la Centrale operativa del 118 di “essere sul posto”, cioè cogliere visivamente anche se a distanza ogni fase dell’intervento e pertanto “orientare” meglio il coordinamento delle azioni del personale soccorritore inviato.
L’equipaggio di soccorso sul territorio insomma diventa davvero di fatto quell’ideale “occhio” della Centrale operativa puntato direttamente sul target: non più soltanto una serie d'informazioni affidate a descrizioni riferite indirettamente in audio radio/telefonico, bensì un quadro della situazione conseguente anche a una vista in presa diretta.
(Nella foto del servizio il nostro primo operatore ad aver usato il sistema stamani in interventi reali).
Ultima revisione 4/7/2020
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)