Primo evento live e out-door dopo il lock-down, è stata una magistrale serata di musica-spettacolo, celebrata ieri l'altro sera in piazza San Domenico e dedicata a tutti gli operatori del sistema sanitario della provincia di Arezzo.
Una indimenticabile serata, quella di venerdì sera 19 giugno, nel contesto della rassegna “Preludio d’Estate”, in piazza San Domenico in Arezzo: il primo evento di musica dal vivo post-Covid della nostra città.
E la prima emozione è stata proprio quella di rivedere tutte insieme molte persone, tanti amici, sebbene con le sedute prenotate, contingentate e distanziate di 2 m l’una dall’altra – come da normative vigenti – e tutte le cautele prescritte, dunque mascherine indossate finché non si sono seduti tutti, misurazione della temperatura corporea nel punto d’accesso alla piazza, igienizzazione delle mani con appositi distributori di gel sanificante ecc.
Un cordone sanitario d’ausilio, completo benché discreto, composto da esponenti ASL del 118 e operatori e mezzi ambulanza di Misericordia di Arezzo, Croce Rossa Italiana del comitato di Arezzo, Croce Bianca di Arezzo e Croce Bianca di Rigutino.
Ecco: dopo mesi di occhio abituatosi a scenari di strade deserte, piazze vuote e profondi silenzi, è stato gioioso e piacevole vedere una cornice già stupenda come la piazza davanti a una delle più belle chiese di Arezzo riempirsi a poco a poco senza affollarsi, con circa 160 persone – che in questa piazzetta solo apparentemente piccola son sembrate comunque poche – all’insegna di luci colorate, canto e musica di sofisticata qualità.
Ma prima della parte più propriamente musicale e di spettacolo è stata la volta delle presentazioni di rito, le cui più significative sono state naturalmente quella del Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e quella del dr. Evaristo Giglio responsabile A.USL Toscana SudEst per la Zona Aretina Casentino Valtiberina, che hanno evidenziato come l’evento fosse stato pensato per dedicarlo espressamente a tutto il personale di operatori sanitari della provincia di Arezzo.
Il dr. Giglio ha anche sottolineato in particolare l’importanza degli “operatori del territorio”, rimarcando la sostanziale distinzione di strategia che ha visto la nostra regione puntare molto in fase Covid proprio sui servizi territoriali, anziché solo su quelli ospedalieri come invece altrove; diventando in questo anche un modello di riferimento per ulteriori realtà regionali, dato il successo che comunque si è potuto dimostrare di aver ottenuto qui rispetto ad altre realtà (al netto naturalmente delle relative differenze degli svariati fattori in gioco, come densità di popolazione, fascia climatica ecc). In particolare, la nostra provincia è stata – ed è – la meno vessata dalla problematica Covid in Toscana.
Quindi due superlativi contributi video hanno coronato la presentazione della serata: il primo (che potete rivedere qui: https://vimeo.com/422386723 ), intitolato “An Ode to Arezzo”, è un docuvideo prodotto dalla Fondazione Arezzo Intour, sul sito www.discoverarezzo.com, Flow Motion di Rob Whitworth, con un cast d’eccezione: Gabriele Veneri, Sophie Olmiccia e Freddy Whitworth… un vero omaggio spassionato alla bellezza senza tempo della nostra città.
Il secondo (potete e dovete gustarvelo anche direttamente qui: https://www.facebook.com/francesco.cianchi/videos/10219387263245696/?epa=SEARCH_BOX
), dal titolo emblematico di “La bolla Covid”, è un reportage fotografico mostrato in un suggestivo montaggio bianco/nero con musica, autore il fotografo Francesco Cianchi (nostro storico confratello), destinato all’A.USL Toscana SudEst, a documentazione del periodo più acuto Covid19 vissuto dall’interno dell’ospedale San Donato e dedicato a tutto il personale sanitario aretino…tanto che vi sono ritratti anche alcuni nostri operatori nelle ormai iconiche tenute da alto bio-contenimento.
Poi la parola è passata alle migliori note musicali e del canto. La prima ad esibirsi è stata la giovanissima pianista Frida Bollani Magoni, autentica rivelazione (questo era il primo concerto a suo nome) e propriamente “figlia d’arte”, in quanto figlia di Petra Magoni e Stefano Bollani.
Dopo di lei è toccato alla coppia artistica che ha portato al clou la serata: Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Già preannunciata come “la coppia della musica italiana con maggior numero di date in Italia e all’estero”, coniugano nel loro duo i virtuosismi della voce di Petra con quelli del contrabbasso di Ferruccio, per un risultato che ha toccato punti di assoluta, sofisticata magia. E vien da aggiungere che, nonostante siano accreditati già di oltre un milione di visualizzazioni su YouTube tra rivisitazioni d’autore di brani musicali di tutti i tempi e propri pezzi del tutto inediti, assistere alla loro performance dal vivo di una cornice come quella di piazza San Domenico ad Arezzo è stata ben altra cosa!
Il concerto è stato organizzato dal Comune di Arezzo insieme alla Fondazione Guido d’Arezzo, con la partecipazione del Calcit e della Fondazione ArezzoWave Italia; ed è stato reso possibile anche grazie al sostegno di: Centro Chirurgico Toscano; Union B.I.O.; Pasta Fabianelli; Falcinelli Ecologia.
La serata, come anticipato, è stata dedicata a tutti gli operatori del sistema sanitario della provincia di Arezzo e in più ha avuto una finalità benefica: il ricavato dell’evento – i posti erano solo su prenotazione, a numero chiuso, date le limitazioni di sicurezza – è stato infatti devoluto al progetto Calcit “SCUDO-cure domiciliari oncologiche”.
Ci è dunque sembrato in effetti un toccante modo di porgere il più sentito ringraziamento pubblico quale omaggio al lavoro svolto da tutti gli operatori sanitari – tra i quali siamo annoverati, lo ricordiamo esplicitamente, anche “noi delle associazioni di volontariato” – in situazione di particolare disagio durante il periodo di emergenza COVID-19.
Ultima revisione 21/6/2020
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)