Qualsiasi riapertura delle attività anche solo parziale c'imporrà di rendere ancora più attente tutte le buone pratiche di autoprotezione. In primis, la distanza minima tra le persone. Ma avete idea a occhio di quanto siano 180 centimetri?
Abbiamo voluto esplicitare già con la foto di apertura il suggerimento principale, e cioè quello di mantenere sempre il corretto distanziamento tra le persone.
Così, per rendere l’idea anche a colpo d’occhio: dove vedete il nastro bianco significa che la distanza è giusta, e cioè di almeno 1 metro e 80 centimetri (o più); dove vedete il nastro rosso, la distanza di sicurezza è carente, cioè pericolosamente al di sotto del metro e ottanta.
Perché è così importante ribadirlo adesso? Perché, nel nostro girovagare per servizi, abbiamo notato non solo un certo prematuro riaffiorare di presenze umane sulle strade e nei marciapiedi, ma soprattutto comportamenti molto più disinvolti circa le distanze da tenere dalle persone intorno, forse favoriti dal senso di autoprotezione dato proprio dalla mascherina.
Questo accessorio, diventato indispensabile in quanto già da tempo obbligatorio, si è portato appresso infatti un problema: quel certo malcelato senso di “invulnerabilità” che induce inavvertitamente a sottovalutare le altre misure da prendere – quasi fossero diventate secondarie –, in particolar modo le distanze.
Invece va tenuto presente che una vera bio-sicurezza per continuare a ostacolare il contagio da Covid-19 può essere conseguita SOLO mantenendo in vigore TUTTE le principali norme di buon comportamento apprese fin qui, e cioè, oltre alla mascherina (del giusto tipo e correttamente indossata!), il distanziamento interpersonale, la detersione-disinfezione frequente delle mani, l’evitamento accurato degli auto-contatti sul viso (bocca, naso e occhi) e la detersione-disinfezione delle superfici d’appoggio e di contatto.
Altra cosa di cui infatti troppi non si curano è proprio l’azione – spesso involontaria – di portarsi le mani sul viso: perfino uno studio apposito ha dimostrato che, indossando pur correttamente la mascherina, i vari gesti di auto-contatto sul viso aumentano addirittura di dieci volte per ogni ora di utilizzo rispetto a quando non ce l’abbiamo!
Insomma, se anche uno solo di questi pre-requisiti sopraelencati salta, è come rendere vani anche gli altri: mentre solo se osservati tutti assieme scrupolosamente possono valere!
Qualsiasi potrà essere il grado di riapertura della famosa “Fase 2”, anche se non sappiamo ancora di quanto sarà dopo il 4 maggio, dovremo ricordarci che questi principi di bio-protezione nostra e altrui bisognerà applicarli tutti con ancor più attenzione di quanta ne abbiamo posta durante il lockdown.
E sul distanziamento tra le persone basta guardare queste foto per rendersi conto quanto a volte sia difficile stimarlo a colpo d’occhio, specie se non si è più soli o in famiglia e ci si ritrova nuovamente attorniati dagli altri.
Buon 25 aprile a tutti.
Ultima revisione 24/4/2020
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)