Una opportunità di interscambio nel periodo estivo è quella di coadiuvare con una nostra squadra le attività di altre Misericordie. Così tre nostri volontari soccorritori hanno cooperato per una settimana presso la Misericordia di Porto Azzurro, all'isola d'Elba. Ce la raccontano qui.
«No, una vacanza proprio non è! Si tratta invece di un’esperienza bella tosta, in supporto alle attività di confratelli che vedono nel periodo estivo – per ragioni turistiche – aumentare a dismisura l’impegno sul loro territorio e concentrarlo tutto nel giro di poche settimane. Ragion per cui possono meglio usufruire di un aiuto esterno qualificato … e in questo caso hanno accolto il nostro!»
È in un quadro del genere – così precisano subito i nostri – che s’inserisce la possibilità varata da tempo dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie di incentivare su base regionale l’interscambio operativo di volontari (e talvolta anche di mezzi) in reciproco supporto, allorché le Misericordie di talune zone vanno incontro a un incremento di impegni e di servizi non altrimenti sostenibili.
Il caso di questo tipo in questione è appunto quello della Misericordia di Porto Azzurro, autentica perla tra le località turistiche dell’Isola d’Elba – già di per se regina tra le isole dell’Arcipelago Toscano – che appena pochi giorni or sono ha ospitato una nostra compagine di tre volontari i quali avevano dato disponibilità a tale esperienza.
Dunque vediamo proprio dai nostri soccorritori volontari Martina Filippi, Franca Lucioli e Franco Cerofolini come si sono svolte le cose, cominciando dal fatto che sono stati impegnati sul posto dal 29 luglio al 4 agosto compresi.
«Il livello d’impegno è stato ragguardevole: pure se di movimento, come frequenza, non ce n’era molto, ci sono capitati ugualmente alcuni interventi di spessore davvero importante. Anche perché siamo capitati – casualmente – nella settimana in cui non erano presenti né il medico né l’infermiere…
La nostra giornata tipo poteva comprendere un po’ tutta la turnazione: nel caso del mattino dalle 8:00 alle 14:00; per il pomeriggio dalle 14:00 alle 20:00; quindi c’era il “prenotte” dalle 20:00 fino a mezzanotte; infine il notturno, da mezzanotte alle 8:00. Come alloggio siamo stati ospitati presso locali adeguati nella sede stessa dell’associazione. Il maggior movimento di interventi l’abbiamo avuto mediamente nel prenotte. In predominanza s’è trattato di malori, quasi tutti in abitazione. Nel nostro periodo non è capitato alcun inconveniente legato direttamente al mare. Per la maggior parte i colpiti da malore si sono rivelati essere connazionali del posto, più di rado stranieri o comunque turisti provenienti da fuori isola.
Va anche ricordato che la presenza della Misericordia all’Elba è ben strutturata: quella di Porto Azzurro è una delle quattro sedi di Misericordie complessivamente operative sull’isola. Così come l’ospedale di PortoFerraio è un presidio ospedaliero di livello e l’assistenza per le urgenze ed emergenze sul territorio – coordinata dalla Co 118 di Livorno – prevede la possibilità di collegamento con elisoccorso regionale Pegaso h 24, cioè anche in piena notte.
È stato interessante confrontarsi sul piano operativo con i confratelli di Porto Azzurro: ci siamo resi meglio conto di alcune differenze procedurali nell’approccio all’intervento e nelle tecniche d’impiego delle apparecchiature…
Inoltre noi di questa permanenza presso di loro abbiamo trattenuto il piacevole ricordo di una gran bella accoglienza. Sono stati di una ospitalità squisita: con semplicità, cortesia e affabilità ci hanno fatto sentire come se stessimo a casa nostra. Per quanto ci riguarda speriamo davvero di averli ricambiati con il nostro aiuto, in modo che sia stato per loro di supporto in questo periodo… loro ci hanno assicurato che è andata proprio così, nel senso che si è rivelato un ausilio concreto, una vera mano ricevuta sui servizi.
Vogliamo ringraziare tra l’altro Giuseppe per averci portato a visitare il carcere di PortoAzzurro – la parte ovviamente accessibile al pubblico – poiché già solo questa visita è valsa la pena per apprezzare le bellezze del posto.
Infine il maggior ringraziamento (e in questo ci uniamo pure noi come intera Misericordia di Arezzo-ndr) lo dedichiamo anche simbolicamente – in modo cioè che attraverso di lui giunga anche a tutti gli altri confratelli di Porto Azzurro – al Governatore Antonio Annarella.»
Ultima revisione 18/8/2019
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)