L'esercitazione/simulazione di Protezione Civile di oggi ha sancito ancora una volta l'efficienza del nostro nucleo: 11 soli minuti di tempo per montare completamente il Punto Medico Avanzato.
Il PMA – Punto Medico Avanzato, per chi non lo sapesse, è una struttura sanitaria da campo pneumatica, cioè ad aria compressa, in grado di essere eretta direttamente nell’area di un evento calamitoso in una manciata di minuti. E la nostra squadra, oggi, insieme a quelle delle Misericordie di San Sepolcro, Bibbiena e Chitignano, han dato prova tangibile di ciò, impiegandocene solo 11 (undici). Ma andiamo con ordine per capire meglio com’è andata.
Lo scenario simulato è stato quello dell’evacuazione di una scuola superiore, nella fattispecie il Liceo Scientifico Piero della Francesca di San Sepolcro, in conseguenza di una forte scossa di terremoto che avesse lesionato e reso pericolanti le strutture murarie dell’edificio scolastico.
L’ipotesi contemplava naturalmente il ferimento e la traumatologia a danno di alunni e insegnanti, per cui l’esercitazione è stata di tipo tecnico-sanitario, prevedendo l’evacuazione di pazienti non più in grado di deambulare autonomamente; quindi il loro trasporto via barella a mano dalla scuola fino al PMA allestito appunto nei paraggi; infine il loro eventuale successivo trasferimento mediante ambulanza dal PMA ad altra struttura ospedaliera più lontana.
Se ci si fosse trovati in condizioni reali, questo mini-ospedale che è il PMA sarebbe diventata la struttura più idonea per dotazioni disponibili in rapporto ai tempi di affluenza dei traumatizzati, in modo da poterli ricevere, trattare e stabilizzare già in zona, prima di smistarli a centri di cura maggiori o specialistici più distanti.
Tutto questo – e in ciò il senso stesso dell’aspetto dimostrativo della simulazione – è stato anche illustrato a gruppi di interessatissimi studenti e loro insegnanti che sono stati adeguatamente informati, sia all’esterno del PMA sia al suo interno (come si vede da alcune delle immagini).
Non a caso s’è trattato di un’esercitazione non solo intercomunale e provinciale, ma anche “interforze”, coordinata dalla Provincia su originaria attivazione pervenuta dal 118 e comprendente l’intervento anche di squadre dei Vigili del Fuoco.
Il gruppo delle Misericordie della simulazione di oggi ha visto coinvolti una trentina di operatori, su più mezzi – autentica colonna mobile –, sia fuoristrada, sia ambulanze nonché auto.
Il nostro pick-up M30 e il nostro fuoristrada maggiore M50 avevano a traino anche i carrelli tenda e attrezzature, compreso il citato PMA.
A un certo punto, mentre eravamo alle operazioni di smontaggio delle varie apparecchiature impiegate in quanto l’esercitazione volgeva al termine, ci è stata riferita quasi in tempo reale la valutazione di un alto funzionario della Provincia presente sul posto che “ha inteso complimentarsi personalmente soprattutto con la Misericordia di Arezzo per la prestazione offerta pubblicamente nei tempi di allestimento del PMA”.
Piccole soddisfazioni crescono.
(Le foto del servizio ritraggono svariati momenti della missione, dal punto di partenza nel Centro Polifunzionale di Arezzo fino ad alcuni momenti ricreativi…perché neppure quelli possano mai mancare!)
Ultima revisione 11/5/2019
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)