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I DUE INSEGNANTI SPAGNOLI

'Vi abbiamo trovati tutti molto empatici, sia con noi sia con i pazienti, come se ci si conoscesse tutti a vicenda da parecchio tempo…' Parola dei due insegnanti spagnoli che hanno trascorso da noi una settimana come operatori nei soccorsi. Qui il loro bilancio prima di ripartire.

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Sono stati da noi per una settimana Maria Jose Flores e Miguel Ángel García, due degli insegnanti dell’istituto da cui provengono i ragazzi spagnoli che arrivano in Misericordia di Arezzo per periodi di studio e lavoro nell’ambito del progetto Erasmus+. Alla vigila della loro ripartenza da Arezzo sono stati disponibili a raccontarci le proprie impressioni circa i momenti e le esperienze che è capitato loro di vivere fianco a fianco ai nostri operatori.

«Siamo insegnanti dell’Istituto Diego Torrente Pérez, lo stesso da cui provengono molti degli studenti che arrivano qua da voi ad Arezzo ogni anno nell’ambito del progetto Erasmus+.

Siamo venuti perché volevamo imparare come si lavora qui, così da poter fare il confronto, apprendere cose utili per noi e insegnarle a nostra volta.

Siamo stati accolti a braccia aperte, in un ambiente con un’atmosfera molto buona, tutti sono stati gentili e pazienti.»

“Ho trovato tutti molto empatici, sia con noi sia con i pazienti, come se ci si conoscesse tutti a vicenda da parecchio tempo”, precisa Miguel, mentre Maria annuisce. Poi proseguono, praticamente insieme.

«Sotto questo profilo tutto è andato benissimo, malgrado avessimo solo una settimana a disposizione, si lavora molto bene con voi.

Perché – come abbiamo constatato – si lavora in modo strutturato, organizzato e con protocolli completi.

Gli operatori appaiono determinati nelle scelte, risoluti nelle decisioni, sicuri di sé in tutte le circostanze. E sempre in maniera consapevole. Cosa che ci ha anche un po’ sorpreso – positivamente – in quanto sono giovani, alcuni anche molto.

Siamo stati anche nella scuola con il progetto ASSO, il che ci ha regalato un altro punto di vista sulla formazione specifica per i bambini, differente da quello che avevamo visto da noi in Spagna.

Abbiamo visto pure il trasporto inter-ospedaliero – i trasferimenti assistiti –, anche questi molto buoni e dello stesso livello dei nostri.

Siamo molto grati alla Misericordia di Arezzo, in primis al Governatore ma poi a tutti, fino all’ultimo dei volontari, per quanto hanno fatto per noi, ma anche e soprattutto per i nostri ragazzi che sono stati qua.

Ci dispiace dover ripartire e penso che torneremo senz’altro!»

Maria e Miguel… noi non possiamo che ringraziarvi di queste parole, di quanto avete portato qui e del bel ricordo che serberemo di voi. “Che Iddio ve ne renda merito!”

(Tra le foto, quella della targa incorniciata di cui i due insegnanti spagnoli hanno voluto farci dono prima di ripartire, in ricordo dei giorni e delle esperienze nei servizi di soccorso presso la nostra associazione)

 

Ultima revisione 16/4/2019

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