Un simpatico e affettuoso ritrovo per celebrare gli 'ex' e accogliere i 'nuovi' operatori che hanno scelto di svolgere il Servizio Civile presso la nostra Associazione.
È stato dedicato tutto a loro questo ritrovo conviviale – la cena autogestita di ieri sera, presente anche il Governatore – interno alla nostra Misericordia: i giovani occupati nel Servizio Civile.
Un progetto tra i primissimi in cui la nostra Misericordia si sia spesa per dedicarvisi, fin da quando nell’ormai lontano 1988, non avendo ancora la convenzione diretta con il Ministero della Difesa, accoglieva per lo svolgimento pratico del servizio in ambulanza una quota dei civilisti in carico alla Caritas Diocesana, uno dei pochissimi Enti allora oggetto di specifica convenzione.
All’epoca infatti la legge che permetteva di fare servizio civile anziché militare c’era da poco ma i candidati dovevano prima dichiararsi “obiettori di coscienza” e richiedere tale status! Cioè sottoporre la domanda a un riconoscimento da parte delle autorità preposte, che lo concedevano in base a una vera e propria indagine sulla veridicità delle motivazioni addotte circa il rifiuto delle armi. Il servizio nel suo complesso era ancora inteso in un certo senso come “punitivo”, oltreché semplicemente sostitutivo della leva militare: non a caso durava 24 mesi al posto dei 12 della ferma consueta. Cui andavano aggiunti i tempi di attesa per la risposta di riconoscimento: e si trattava quasi sempre di svariati altri mesi. L’addetto preposto presso il Distretto Militare in piazza Santo Spirito a Firenze si trovava in una stanzetta, semi invisibile in fondo a un corridoio dell’ultimo piano, che recava sulla porta l’insegna “Ufficio Forza Assente”!
Da molti anni il Servizio Civile è diventato progressivamente una libera scelta: solo se si vuole, si aderisce a un bando progettuale – per età comprese tra i 18 e i 28 anni, e sia maschile sia femminile – in base al quale si individua in quale ente poter richiedere di svolgerlo. Sono molti infatti gli enti che accolgono in organico gli operatori del Servizio Civile. E una volta in servizio per un intero anno si ricevono anche 433,00 Euro al mese (antico retaggio di quella che un tempo fu la diaria del militare di leva), per turni di sei ore al giorno, festivi esclusi. Quasi un part-time.
Da tutto ciò si può avere un'idea anche dell'excursus culturale ed esperienziale di cui il fenomeno s'è arricchito quale ulteriore opportunità di servizio nel vasto mondo della solidarietà.
Per molti giovanissimi può trattarsi di un periodo di vita da intendersi come un vero e proprio avviamento al mondo del lavoro, specialmente per quanto riguarda – nel nostro caso – le professioni legate all’universo socio-sanitario-assistenziale. In ogni caso, un’esperienza estremamente formativa. Anche per queste ragioni – oltre al fatto che naturalmente queste presenze assicurano di poter svolgere ogni giorno numerosi servizi – la nostra Misericordia è passata dai 2 posti disponibili nelle epoche pionieristiche suaccennate agli attuali 16. Per i quali negli ultimi bandi si sono registrate molte più richieste, al punto da imporre perfino una preselezione iniziale.
L’indice di gradimento di questa esperienza si è sempre registrato estremamente positivo in tutti i protagonisti; e ne abbiamo via via intervistati molti, che hanno rilasciato la loro testimonianza di soddisfazione sulle pagine del nostro giornale, sui nostri canali web, ai media locali ecc.
Dunque un enorme GRAZIE ai 16 che hanno finito – con l’invito che restino come volontari – e un non meno grande BENVENUTI ai nuovi 16 da poco in servizio!
Ultima revisione 31/1/2019
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)