Presentato ieri nell'apposita conferenza stampa il tradizionale calendario Misericordia edizione 2019, stavolta interamente dedicato alla prevenzione dei rischi nei bambini. Un'opera che intende contribuire a migliorare le consapevolezze di molti adulti, in primis i genitori.
All’incontro stampa pubblico di ieri mattina, nel salone conferenze della nostra sede, alla presenza di molti Volontari, hanno preso parte alcuni relatori di spicco, oltre al Governatore della Misericordia di Arezzo Antonio Bilotta, tra cui il dr. Massimo Mandò, direttore dell’emergenza urgenza dell’Area Vasta Usl Toscana Sud Est; il dr. Giovanni Poggini, dell’associazione Medici Pediatri; la sig.ra Nera Martelli, dell’Unicef.
Tutti hanno sottolineato come il problema degli incidenti stradali e domestici nei bambini abbia assunto ormai una dimensione di assoluto rilievo pubblico. Basti pensare che nel nostro Paese 1 ricoverato su 5 in età pediatrica è dovuto a un incidente. Tra i bambini d’età fino a 4 anni oltre il 60% di questi incidenti accadono tra le mura domestiche. Gli incidenti cumulativamente intesi rappresentano in Italia la prima causa di morte nell’infanzia tra 1 e 14 anni d’età. Solo nella nostra città, i numeri dicono che in media circa 2 bambini al giorno afferiscono al pronto soccorso per incidenti di vario genere.
Purtroppo è parimenti dimostrato come il problema causale originario di gravi se non addirittura mortali conseguenze per i bambini consista altrettanto spesso nell’inconsapevole o negligente trascuratezza degli adulti di riferimento, normalmente i genitori stessi. Come avviene con il caso emblematico delle cinture di sicurezza dei sedili posteriori delle auto, dove il bimbo viene alloggiato senza allacciarle, nella convinzione che lì sia comunque più protetto: quando poi dall’incidentistica specifica si rileva come purtroppo resti proprio lui il più vulnerabile in questi casi e che per evitargli ogni conseguenza negativa sarebbe bastato allacciarla anche a lui quella cintura (come peraltro la normativa prevede)!
Anche riguardo ai provvedimenti più immediati da prendere come primo soccorso c’è molta disinformazione: il dr. Mandò in persona ha ricordato come ancor oggi quasi tutti ignorino la pur elementare regola di comportamento da tenere in caso di ustioni ai bambini, incidente tra i più diffusi nelle abitazioni (tipico quello da sversamento di liquidi bollenti vari): entro 15 secondi dall’incidente esporre la parte ustionata ad acqua corrente di rubinetto, a 15 gradi di temperatura (che è la temperatura media annuale dell’acqua d’acquedotto), per almeno 15 minuti. E ciò è sufficiente almeno per bloccare la progressione del danno da ustione, consegnando ai sanitari che arrivano con l’ambulanza un piccolo paziente senz’altro curabile molto meglio.
Il dr. Poggini ha portato il punto di vista suo e dei colleghi Pediatri nell’elogiare l’iniziativa del Calendario, esortando al moltiplicarsi di azioni divulgative simili, in quanto il far sì che gli adulti (i genitori) siano più formati e più informati è il primo fattore di protezione del bambino. L’auspicio è che tutti gli enti preposti o che, com’è il caso della nostra Misericordia, traggano ispirazione proprio dall’aiuto portato ai più deboli possano così concorrere all’affermarsi di una vera e propria “comunità educante”.
L’occasione è stata propizia per mostrare in pubblico anche il notiziario n 97, cioè il giornale-rivista della nostra Associazione, nell’uscita invernale a colori, che ha coinciso con quella del nuovo calendario: nei prossimi giorni il giornalino arriverà in tutte le case dei soci spedito per posta, mentre il Calendario resterà ritirabile gratuitamente presso la nostra sede. Anticipiamo che, in fondo al giornale-notiziario in arrivo nelle case, l’intera pagina 26 è stata dedicata a un apposito articolo che spiega in dettaglio proprio le motivazioni alla base della scelta tematica del Calendario 2019 dedicato alla prevenzione in pediatria. (Foto Francesco Cianchi)
Ultima revisione 13/12/2018
Questo sito utilizza i cookie. Continuando a navigare il sito accetti i termini e le condizioni previste per l'utilizzo dei cookie.
Leggi di più Accetto
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)