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Ancora una nuova edizione della nota Campagna Ministeriale di prevenzione in Protezione Civile. Presentazione presso la Misericordia di Arezzo venerdì 13 ottobre alle ore 11:00. E sabato 14 ottobre i volontari incontrano i cittadini in piazza G. Monaco per parlare di buone pratiche su rischio sismico, alluvione e maremoto.
I rischi naturali non si possono evitare né prevedere. Ma si possono prevenirne e/o attenuarne di parecchio i danni provocati dalle conseguenze su persone, animali e cose. È questo, in sostanza, il messaggio che guida la campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile “Io non rischio”, edizione 2017.
Il giorno venerdì 13 ottobre p.v., alle ore 11:00, presso la sede della nostra Misericordia, in via Garibaldi 143 Arezzo, insieme a personale e responsabili di Comune e Provincia, si terrà la conferenza stampa aperta al pubblico per la presentazione della campagna di quest’anno.
Giunta al settimo anno, quella del 2017 sarà una edizione speciale perché rispetto al passato si arricchisce di iniziative ed eventi legati alla conoscenza dei luoghi e dei rischi realmente presenti sul territorio.
All’indomani, sabato 14 ottobre, i cittadini sono invitati a partecipare nelle piazze dei 107 capoluoghi di provincia italiani, agli incontri durante i quali i volontari di protezione civile affronteranno i temi del rischio sismico, alluvione e terremoto: in Arezzo tale attività divulgativa sarà svolta in piazza Guido Monaco, dalle ore 9:00 alle ore 18:30, a cura di Misericordia di Arezzo, CISOM e Croce Bianca/Anpass di Rassina.
Nella pagina dedicata sul sito iononrischio.protezionecivile.it è possibile scaricare, oltre gli spot video e audio, anche immagini, banner e materiali informativi della campagna di comunicazione.
A questo link il video-spot promozionale che in soli 23 secondi anticipa l’edizione di quest’anno: http://iononrischio.protezionecivile.it/non-rischio-2017-line-lo-spot/ . Non perdetevela!
Ultima revisione 9/10/2017
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)
