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La sera del giovedì santo durante la messa nella chiesa Giotto i nostri operatori hanno preso parte alla cerimonia della lavanda dei piedi.
Come forse non tutti ricordano, questa cerimonia – per la chiesa Cattolica parte della liturgia del giovedì santo, nella messa in cena domini – rievoca il gesto che Gesù compì la sera dell’ultima cena, allorché volle essere d’esempio nel rendersi umile lui per primo, lavando i piedi ai suoi discepoli.
Perciò lavarsi i piedi gli uni agli altri ha assunto per i cristiani il significato di rammentare l’amore che Gesù ebbe per i suoi apostoli e, attraverso di essi, per tutte le genti del mondo, per noi stessi.
Ciò avvenne in un momento molto particolare della storia di Gesù, cioè nell’approssimarsi della sua morte, costituendo così anche una simbolica sintesi della sua vita, come rileva questa citazione dal vangelo di Giovanni che descrive già da principio lo stato d’animo di Gesù: “Sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”.
Come le foto in questo articolo meglio testimoniano, la cerimonia nella chiesa Giotto – parrocchia del Sacro Cuore, officiata dal parroco Don Giovanni Angelo Ferrari, con la chiesa gremita di fedeli, ha attraversato momenti molto intensi.
Le stesse parole che il parroco ha dedicato alla presenza e allo spirito di servizio della nostra associazione sono risuonate quanto mai toccanti e benaugurali sia per l’imminente Pasqua sia per il miglior proseguimento delle nostre molteplici attività.
Ultima revisione 4/4/2015
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)
