Ecco cosa ci hanno appena riferito Tommaso, Sorin e Roberto di ciò che stanno vivendo nella cittadina Mediorientale
Quando ci si occupa di raccontare cronache, ci sono delle volte in cui è meglio farlo solo con le parole di chi è sul posto. Questa è una di quelle volte. Dopotutto, solo le parole di chi è lì (in questo caso di Tommaso Bonanni via Whats-App ieri sera lunedì 7 luglio intorno alle 20:00) e le immagini che hanno inviato sanno trasmettere pienamente il senso di una dimensione che con ogni probabilità può essere compresa e spiegata solo da chi la sta vivendo di persona.
'Domenica e oggi sono stati due giorni intensi... domenica mattina siamo stati in visita a Gerusalemme... a farci da guida nella splendida città del Medioriente un ragazzo italiano e studente universitario di Gerusalemme, Lorenzo, oramai residente in città da due anni… Qui abbiamo visto le principali strutture architettoniche e abbiamo potuto osservare dal vivo la netta divisione delle religioni che si contendono Gerusalemme... Nel pomeriggio di Domenica appena rientrati siamo andati al convento dei bambini con gravi disabilità. Li abbiamo accompagnati a prendere un gelato assieme alle suore e a un gruppo di volontarie spagnole. Rientrati in convento abbiamo giocato con loro riportando il sorriso in un ambiente molto, molto malinconico... Oggi in mattinata siamo stati al convento di Sant'Antonio... qui abbiamo conosciuto gli ospiti... tutti anziani con una età media tra i 60 e i 90 anni... Con loro abbiamo parlato, sorriso e in più li abbiamo aiutati a deambulare e a mangiare... nel pomeriggio siamo tornati al convento dei bambini disabili... continuando a giocare e a portare avanti il programma di lavoro iniziato domenica pomeriggio... Vi invio anche qualche scatto di questi due giorni. Capitolo a parte: la situazione è tesa... C'è molta tensione e abbiamo l'ordine di non uscire la sera... Di notte, dove sono i due check point... posti di guardia... gruppi di palestinesi lanciano sassi verso l'esercito israeliano e l'effetto sonoro con scoppio di petardi, bombe carta e lacrimogeni, è davvero impressionante sulla città di Betlemme... Salutiamo tutti... e state tranquilli... ok?... Ci sentiamo tra qualche giorno.'
Guarda (cliccando qui) la galleria immagini che ci hanno inviato
Ultima revisione 8/7/2014
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)