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L'intervento del Presidente Nazionale delle Misericordie d'Italia dal Papa

Ecco l'intervento di presentazione fatto dal Presidente Nazionale delle Misericordie d'Italia Roberto Trucchi all'udienza riservata con il Santo Padre in Piazza San Pietro sabato 14 giugno.

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E' davvero una grande gioia, per me e per tutto il grande movimento delle Misericordie d'Italia, incontrare il Santo Padre. Mesi di attesa e di profonda preparazione hanno portato a questo momento che non solo è l'occasione per conoscere finalmente di persona Papa Francesco, ma anche di presentargli il Movimento e le sue secolari opere.

'La Misericordia cambia il mondo': fin dal suo primo Angelus, la 'misericordia del Signore' è sempre stata al centro delle riflessioni del Santo Padre. Questo, se da un lato ci fa pensare al 'peso' e alla grande responsabilità insiti nel nome stesso del nostro Movimento, dall'altro ci riporta alla scelta significativa che i nostri padri hanno fatto 8 secoli fa, dandosi proprio questo nome che è segno di un aiuto non solo materiale ma anche morale, di cui ancora oggi - e forse oggi più che mai - la nostra società ha bisogno.

Una carità sconfinata, la nostra, che non si fa bella, non è mai vanitosa né arrogante, non si riempie la bocca con i bisognosi: è una carità umile, silenziosa, nascosta dalla 'buffa', il cappuccio nero della nostra veste storica, quella che da 770 anni i confratelli indossano - dapprima anche concretamente e in seguito soprattutto simbolicamente - per garantire l'anonimato della propria opera, svolta nel nome di Gesù.

E' nel nome di nostro Signore, infatti, che seguiamo da sempre la Via della Carità, quella via che il Papa conosce bene da una vita trascorsa a fianco degli ultimi in America Latina, e di cui il Suo nome, Francesco, è l’espressione più piena, il volto più bello della forza della comunità cristiana.

L'incontro con il Santo Padre, dunque, si veste per noi più che mai di un significato del tutto straordinario, riportandoci a rileggere i valori fondanti che hanno dato origine al Movimento stesso, facendoci riscoprire la nostra storia e la nostra identità, e offrendoci una ulteriore, profonda motivazione per spingerci a rinnovare il nostro impegno verso coloro che soffrono.

L'incontro, tra l'altro, avviene in un giorno molto particolare. Il 14 giugno 1986, circa 10mila fratelli delle Misericordie italiane vennero ricevuti in udienza dal Santo Padre. Nell'aula 'Paolo VI', gremitissima, l'oggi San Giovanni Paolo II tracciò una svolta nella vita del Movimento, indicando con chiarezza la via della carità che le Misericordie dovevano far propria: 'Ecco la consegna che vi affido… siate promotori e fautori della civiltà dell’amore, siate testimoni infaticabili della cultura della carità'.

Queste parole costituirono per le Misericordie una vera e propria svolta.

E oggi, 14 giugno 2014, esattamente 28 anni dopo, le Misericordie tornano di fronte al Santo Padre: una bella coincidenza che rende per noi questo appuntamento ancora più speciale. Torniamo da Sua Santità per ricevere la benedizione e una nuova indicazione sulla via di solidarietà su cui dirigere il Movimento, confermando la nostra piena disponibilità ad essere braccio operativo della Chiesa, al servizio della carità.

Ed è proprio nel solco di questo secolare Sentimento, che si inserisce anche la nostra nuova attività a Betlemme, dove la prima Misericordia della Terra Santa è nata per dare aiuto, morale e materiale, alla popolazione palestinese.

Per confermare la misericordia nel cuore della Cristianità.

(Il Presidente Nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi)

Ultima revisione 18/6/2014

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