E' in pieno svolgimento la formazione all'emergenza sanitaria dei volontari del soccorso della Misericordia di Arezzo.
Da sempre uno degli aspetti più rilevanti dell'attivismo dei volontari nella nostra Associazione è quello del soccorso sanitario. Che da alcuni anni presume una formazione particolare, rispondente a criteri di fondo trasversali a tutte le organizzazioni in quanto dettati dalle norme di legge in materia di 118. Poi va da sé che la Misericordia di Arezzo si faccia particolare scrupolo di rendere tale formazione del massimo livello possibile e in ciò, quale valore aggiunto, 'ci metta del suo', come si suol dire. E siccome assistere in diretta a una serata qualsiasi di questa formazione colpisce sotto vari profili, tra cui anzitutto la quantità e la giovane età dei partecipanti presenti, nonché l’impegno che mettono nell’apprendimento, cerchiamo di capire meglio le caratteristiche di questo iter formativo.
Ne parliamo con Silvia Pancini, responsabile della formazione sanitaria della Misericordia di Arezzo, non senza aver prima sottolineato l’importanza cruciale che gli istruttori come lei ricoprono in questo processo didattico. E il valore aggiunto della spiritualità cristiana che qui si respira, il che significa attenzione all'interiorità di ogni persona coinvolta e trasforma la didattica tecnica in un vero percorso educativo.
Silvia, a quale edizione del corso siamo arrivati in Misericordia attualmente?
Guarda, sono circa 10 anni che vengono svolti questi corsi in Misericordia, io stessa ho fatto il mio primo corso di livello avanzato per diventare soccorritrice nel 2004 (per poi approdare al ruolo di formatrice della Misericordia dal 2009). Ovviamente anno dopo anno i corsi sono diventati maggiormente strutturati e approfonditi, in base anche agli aggiornamenti del mondo dell'emergenza.
Quanti sono in media gli iscritti?
Inizialmente gli iscritti a questa edizione erano circa 80 per poi essere rimasti attualmente circa 40 in seguito a rinunce, esame del livello base che ha portato a una grossa scrematura e gli operatori dell'Istituto di Agazzi che si sono fermati al livello base stesso. I partecipanti al momento sono circa 40, appunto, che stanno frequentando il corso di livello avanzato dopo aver superato l'esame di livello base.
Com'è distribuito il monte ore di questa formazione?
Il Corso in totale comprende livello base, circa 20 ore, e livello avanzato, altre 45 ore, per un totale di 65 ore di lezione teorico/pratica e 30 ore di tirocinio in ambulanza obbligatorie per poter accedere all'esame, unitamente alla frequenza delle lezioni che dev'essere almeno dell'80%.
Che materie vengono proposte/insegnate?
Gli argomenti che vengono trattati durante tutto il corso sono quelli riguardanti il soccorso in situazioni di emergenza di origine traumatica (protocollo SVBT), rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione negli adulti (BLS-D) e nel soggetto pediatrico (PBLS-D), la gestione e la valutazione del paziente in situazioni di emergenza/urgenza, maxiemergenze, parto improvviso, approccio alla vittima e supporto psicologico della stessa.
Cosa ritieni sia più degno di nota nell'attuale corso?
Segnalerei la notevole affluenza di giovani che si approcciano al mondo del soccorso per varie motivazioni ma che comunque mostrano interesse per questo aspetto del volontariato. E' un segno tangibile di successo dell'iniziativa e, in particolare, di come viene gestita all'interno della nostra Associazione.
A cosa dà luogo la qualificazione finale?
Una volta conseguito il brevetto di soccorritore avanzato e l'inserimento all'interno dell'Associazione come volontario, di fatto si entra a far parte della rete/sistema di emergenza/urgenza territoriale, all'interno della quale il soccorritore si trova a interagire in collaborazione stretta con la Centrale Operativa 118, cui fa riferimento, e a supporto dei sanitari del 118 stesso quali medici e infermieri, il tutto per soddisfare le richieste di aiuto dei cittadini...
Silvia, volendo riassumere: perché uno dovrebbe iscriversi a questi corsi?
Perché, indipendentemente dal fatto che tu voglia poi partecipare alle missioni di soccorso a bordo delle ambulanze, o da quante ne compirai, la formazione che ti danno questi corsi potrà sempre tornarti utile, anche nella tua vita di ogni giorno. Ciascuno di noi passa molto del proprio tempo sul lavoro, nello studio o in famiglia, tutti contesti in cui l'emergenza può verificarsi anche a coloro che abbiamo intorno, o con cui viviamo. Naturalmente tutti si augurano di no, ma potrebbe capitare a chiunque, e ovunque. Allora ciò che si è imparato a fare qui, o anche solo a evitare di fare, potrebbe rivelarsi risolutivo. Ricordo un'espressione dal film 'Schindler's List', sulla Shoah ebraica, che cito volentieri, avendola sempre trovata simbolica del valore sociale di una più diffusa educazione di base all'emergenza e al soccorso: 'Chiunque salvi una vita, salva il mondo intero'.
Ultima revisione 19/4/2014
Questo sito utilizza i cookie. Continuando a navigare il sito accetti i termini e le condizioni previste per l'utilizzo dei cookie.
Leggi di più Accetto
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)