Tra le ragazze ci sono mamme e figlie, dottoresse ed infermiere, semplici soccorritrici che fanno altri nobilissimi lavori, ma soprattutto ci sono angeli che tutti i giorni salgono in quelle ambulanze e nei pulmini dei servizi sociali, pronte a salvare vite e a donare sorrisi sinceri a chi ne ha bisogno, portando in giro il nome della Misericordia con onore e fierezza.
Tutto è cominciato per caso, in una serata di tarda primavera, quando il palinsesto televisivo non offre altro che le repliche dei soliti programmi e cerchi di trovare l'alternativa alla classica pennichella del post cena sul divano. Folgorato dal ricordo di un variopinto volantino visto qualche giorno prima in Misericordia, che annunciava un torneo di calcetto femminile organizzato dall'amica Alessandra presso i campini "Snoopy", decido di approfittare della situazione.
Un po' stancamente, visto la giornata feriale e l'ora tarda della partita (le 22,00), mi reco sul posto per veder giocare "Le Detonate", la squadra che rappresenta la nostra associazione. Arrivo pure con qualche minuto di anticipo e trovo le ragazze sorridenti e stupite della mia presenza, dato che nei passati tornei il pubblico è quasi sempre mancato nel girone femminile ed anch'io sinceramente sono più curioso di vederle giocare che pronto a gustarmi del buon calcio; al limite, da bravo maschilista, mi sarei divertito nel prenderle in giro per la goffaggine che sicuramente avrebbe fatto da padrona.
La prima partita passa quasi in sordina nonostante la vittoria schiacciante sulla squadra avversaria. Ma le ragazze non se la prendono e sono pronte a tirare fuori la loro grinta. Un pò per gioco e un pò per cercare di infondere quel pizzico di coraggio necessario a non demordere e continuare a combattere, mi improvviso scafato giornalista sportivo, regalando sorrisi e buon umore con le mitiche "pagelle" del post partita....E' un successo inaspettato, non solo da parte del popolo di facebook, che ad ogni incontro sollecitano i miei commenti, ma ancheda parte dei colleghi e amici stessi che piano piano iniziano ad affollare gli spalti del campino in occasione delle partite, tifando e perchè no, anche approfittandone per non risparmiare alle malcapitate di turno qualche ironico, ma innocente, commento.
Così, vuoi per l'impegno profuso, vuoi per una sfida personale a migliorare il voto che prontamente non esito assegnare e soprattutto per non deludere le aspettive del crescente fans club, "Le Detonate" conquistano la finalissima.
E' il pienone ,siamo tutti là ,volontari ,uffizziali ,il magistrato e soprattutto il governatore ,tutti pronti a tifare per le nostre ragazze a sorridere ed a prendersi in giro ,ma soprattutto a divertirsi vincenti o perdenti .
A questo punto il mio unico neurone inizia a svegliarsi e mette in moto una serie di pensieri ,ritorno a quella prima sera ,a quando con tutt'altri intenti mi trovavo lì; d'improvviso un lampo nella testa ed è tutto chiaro.
Tra le ragazze ci sono mamme e figlie, dottoresse ed infermiere, semplici soccorritrici che fanno altri nobilissimi lavori, ma soprattutto ci sono angeli che tutti i giorni salgono in quelle ambulanze e nei pulmini dei servizi sociali, pronte a salvare vite e a donare sorrisi sinceri a chi ne ha bisogno, portando in giro il nome della Misericordia con onore e fierezza, rendendo a chi ha anche solo la fortuna di sfiorarle orgogoglioso, ma inconfutabilmente lasciando un semplice messaggio.....
L'ESSENZIALE E' INVISIBILE AGLI OCCHI
Stefano
Ultima revisione 27/6/2013
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)