Miniguida per indecisi in 10 punti sul come e sul perché impegnarsi gratuitamente in favore degli altri può farci svoltare nella vita, sia in campo personale che lavorativo
Se e quando ci sentiamo ancora incerti sulla scelta da intraprendere, diamo un’occhiata a questi 10 punti su cosa comporti “fare Volontariato” oggi.
Si tratta di un decalogo valido in tutti gli ambiti della solidarietà e che nella Misericordia di Arezzo si esercita in particolare sul versante socio-sanitario-assistenziale.
1. Sviluppa competenze
È fatto d’esperienze condivise, dalle quali s’imparano molte conoscenze; ed è frequente che poi diventino competenze nuove spendibili nel resto della vita, in famiglia, al lavoro, negli studi ecc.
2. Fa dare – e prendere – l’esempio
Il volontariato “È” esempio! E l’esempio è contagioso. Con esso si può contribuire concretamente a migliorare il futuro altrui, specie nei giovani: perché chi riceve aiuto gratuito è più propenso a fare a sua volta qualcosa per gli altri.
3. Ci aiuta sul lavoro/1
Sorprende quanto sia utile il passaparola, specie se uno è alla ricerca della prima occupazione o di un lavoro migliore. Farsi conoscere per una persona disponibile, altruista, operosa, autentica e sempre pronta a darsi da fare sono tratti caratteriali che piacciono a chi assume.
4. Ci aiuta sul lavoro/2
Anche se si ha già lavoro, le abilità che si acquisiscono nell'esperienza solidale possono aiutare a migliorarci pure nel settore lavorativo, predisporci a fare carriera. Chi sceglie di fare volontariato dimostra già di possedere qualità da leader.
5. Fa risparmiare!
Ti andrebbe di fare beneficienza ma non puoi o non vuoi spendere? Offrire il proprio operato gratuito all’associazione di volontariato preferita conta più dei soldi perché l’aiuta meglio d’una donazione in denaro (e non ti fa spendere null’altro che un po’ del tuo tempo).
6. Non richiede troppo tempo
Già, il tempo: non conta quanto se ne offre ma come lo si fa. Così, invece d’impegnarsi tutti i giorni, basta anche solo dare una mano per eventi speciali, fiere di beneficienza, ricorrenze ecc.
7. Aiuta a trovare nuovi amici
Di solito è più facile e interessante socializzare lavorando gratuitamente per un'associazione di volontariato. Anche perché spesso le persone che ne fanno parte sono più propense al rapporto con gli altri. Si tratta di un ambito che migliora tutte le capacità relazionali.
8. Riempie l’esistenza
Sprecare il tempo libero nei centri commerciali o davanti alla tv non arricchisce. Quando facciamo volontariato si partecipa ad attività interessanti, si scambiano idee, si fanno esperienze nuove, si va in giro e non ci si rinchiude in casa, né in sé stessi. Provare per credere: è più divertente!
9. Ci fa muovere
Di associazioni di volontariato ce ne sono di tante tipologie e molte consentono anche per servizio di spostarsi spesso in giro nel territorio, in certi casi perfino di fare vero e proprio “turismo sociale”, oltretutto a costi contenuti. Un modo dinamico per migliorare sé stessi e il mondo.
10. C’insegna a dire “grazie”!
Forse non esiste regalo migliore che possiamo ricevere dal nostro fare volontariato che il renderci conto di quanto siamo fortunati rispetto a tante altre persone. Imparare a ringraziare per ciò che si ha invece di lamentarci per ciò che ci manca è l’effetto più potente di quel regalo e ribalta la prospettiva: fa capire cosa conti davvero in vita nostra e ci aiuta a viverla in modo più autentico, essenziale, rilassato.
Ecco perché, in estrema sintesi, si usa dire che “fare del bene agli altri per volontariato fa bene anche a noi stessi”!
Chi vuol cominciare un'esperienza di volontariato nella Misericordia può trovare tutte le informazioni principali a questo link valido per tutte le Misericordie della Toscana: www.diventavolontariomisericordie.it
Non resta che provare per credere. E noi ti aspettiamo alla Misericordia di Arezzo, via Garibaldi 143... dall’anno 1315 al servizio degli altri! (Chiamare il numero 0575 24242 in orario ufficio o scrivere all'e-mail info@misericordiaarezzo.it o consultare il sito www.misericordiaarezzo.it )
Ultima revisione 12/4/2023
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)