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Presso la Misericordia di Arezzo ha avuto inizio come preannunciato il corso per diventare soccorritori di livello avanzato. Al termine del quale – superato l’esame e il relativo tirocinio pratico – si diventa specialisti del soccorso a bordo delle ambulanze d’emergenza.
Diamo con soddisfazione notizia dell’avvenuto inizio del corso per soccorritori di livello avanzato, come era stato preannunciato, con la prima serata tenutasi presso la sede della Misericordia di Arezzo giovedì 3 novembre u.s.
Ospiti di questo primo incontro il Dr. Giovanni Sbrana e Silvia Cini, rispettivamente direttore e infermiera operatrice della Centrale Operativa del ASL-118 di Arezzo, per un saluto e una prima presentazione dell’attività didattico-formativa.
In alcune lezioni del corso saranno coinvolti anche i soccorritori che necessitano di aggiornare la qualifica base, alla luce delle più recenti normative in materia.
Per la precisione, ci sono 8 soccorritori base iscritti per aggiornare tale loro qualifica e 27 iscritti al corso di livello avanzato vero e proprio. A questi si aggiungono inoltre 14 persone che aggiornano l’abilitazione a comporre equipaggi di assistenza alle manifestazioni, da quelle sportive tipo Stadio al Saracino. E già questa presenza così variegata è motivo di grande soddisfazione tra gli organizzatori del nucleo della formazione in forza alla Misericordia di Arezzo.
Il corso, di frequenza bisettimanale, comprenderà naturalmente teoria, pratica e tirocinio pre-esame. Terminerà il 25 febbraio 2022 dopodiché saranno concordate con il 118 modalità e date dell’esame di idoneità finale.
Il Comandante della Compagnia Attiva Sara Duchi e il responsabile per la formazione in seno al Magistrato Lorenzo Lorenzoni desiderano salutare e ringraziare tutti i partecipanti per la loro fattiva presenza, data l’importanza di questa qualificazione alla luce della sempre maggior richiesta di alta specializzazione nelle mansioni e nei ruoli legati al soccorso sanitario d’emergenza-urgenza sul territorio.
Ultima revisione 9/11/2022
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Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
(Lc 10,34)
